Di chi è il simbolo del MoVimento 5 Stelle?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-09-26

Il M5S annuncia modifiche a Statuto e Regolamento. Ma la titolarità del simbolo a chi rimane di preciso? E quindi, chi comanda?

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Oggi il MoVimento 5 Stelle ha annunciato modifiche allo Statuto e al Regolamento; nei mesi scorsi si ragionava sulla proprietà, con l’idea di cedere il simbolo del M5S ai parlamentari. Nel mezzo una riunione a Genova tra il direttorio e il nipote, legale, di Beppe Grillo. Ma nel nuovo statuto M5S al voto da domani sul blog, il contrassegno resta al leader del Movimento e famiglia. Lo Statuto infatti non cambia di una virgola, almeno riguardo al simbolo, rispetto all’edizione precedente.

Di chi è il simbolo del MoVimento 5 Stelle?

Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome dell’omonima associazione, unica titolare dei diritti d’uso dello stesso“, si legge nel neo statuto e a seguire una dettagliata descrizione del marchio. All’indomani del sondaggio con cui il leader M5S chiese alla Rete di modificare il simbolo, togliendo il proprio nome dal logo, qualcosa, ma ben poco, nella proprietà del marchio è cambiato. Il 18 novembre scorso, viene infatti registrato il nuovo simbolo all’ufficio marchi e brevetti europei, ovvero l’Oami. Una procedura che permette di ‘blindare’ il simbolo in tutti e 27 i paesi dell’Ue. La proprietà, a differenza del vecchio logo riconducibile a Giuseppe Grillo in persona, è attribuibile adesso all’associazione Movimento 5Stelle, sede in via Roccatagliata Ceccardi, 1/14, Genova.

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Il verbale dell’ultima assemblea dell’Associazione MoVimento 5 Stelle

in tale sede, nel cuore del capoluogo ligure, c’è lo studio legale di Enrico Grillo, nipote di Beppe e già noto alle cronache per aver registrato lo statuto del Movimento a 5 Stelle in uno studio notarile insieme allo zio, e di esserne stato nominato all’epoca vicepresidente nonostante l’estraneità al mondo dell’attivismo e delle 5 stelle grilline. E con lui che il direttorio si è confrontato nel luglio scorso, durante una riunione a fine luglio convocata anche per decidere della proprietà del simbolo. Fino allo scorso anno l’associazione prevedeva solo quattro soci: Grillo, Casaleggio, Enrico Nadasi (commercialista di Grillo) ed Enrico Grillo, il nipote del garante. La morte dello stratega, però, ha aperto una falla che, al momento, sembrerebbe ancora aperta. Le cose, infatti, restano così com’erano: il contrassegno resta a Grillo e famiglia.

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