Chi sarà il nuovo assessore al bilancio della Giunta Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-09-18

Il Fatto Quotidiano scrive che sarà un magistrato contabile in pensione. Intanto si fa strada l’ipotesi di spacchettamento delle deleghe

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Il nome è segreto, ma Il Fatto Quotidiano scrive che sarà un magistrato contabile in pensione il nuovo assessore al bilancio della Giunta Raggi. La sindaca ha intenzione di annunciarlo nel consiglio comunale programmato per martedì e una conferma indiretta arriva da Paolo Ferrara, capogruppo M5S in Campidoglio: “Il nuovo assessore dovremo averlo per forza martedì perché, senza,la delibera sui 18 milioni per Atac, la municipalizzata dei Trasporti, non può andare in Aula”.

Chi sarà il nuovo assessore al bilancio della Giunta Raggi

Intanto però secondo Ernesto Menicucci sul Corriere della Sera si fa largo anche un’altra ipotesi: quella di spacchettare le deleghe che furono di Minenna, ovvero Bilancio, Società Partecipate e Patrimonio. L’intenzione è quella di delegare di più visto che l’ex Consob assommava così tante deleghe nella sua figura da risultare lui il vero sindaco della città.

Il problema, però, è che la sindaca — che ormai procede da sola, senza più l’aiuto del direttorio o del minidirettorio che le furono fondamentali per comporre la squadra a luglio — ha difficoltà a trovarne anche uno solo, di assessore. Anche perché le persone contattate (come l’ex Ragioniere generale dello Stato Mario Canzio o l’ex generale della Finanza Ugo Marchetti) hanno invece messo come condizione per accettare di avere proprio le Partecipate. Così, al momento, l’unico che sarebbe disponibile è il professore Nino Galloni, che piace a diversi attivisti.
Il tempo però stringe. E il rischio che la sindaca arrivi al consiglio comunale di martedì senza assessore, ora, è concreta. «Ma così — dice il capogruppo di M5S Paolo Ferrara — non potremmo neppure portare la delibera su Atac. A meno che non venga la sindaca, che si tiene l’interim. Ma mi pare un’idea remota». Le voci sui «dissidenti»? «Nel gruppo c’è una discussione interna, un dibattito. Opinioni differenti come in una famiglia, ma nessuna frattura. Non c’è alcun dubbio sull’unione attorno alla sindaca Raggi».

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Le correnti del partito M5S (Il Messaggero, 16 settembre 2016)

Se però arrivassero davvero tre assessori al posto di uno non sarebbero di certo tre assessori al prezzo di uno. E a quel punto la propaganda dei risparmi con lo staff, utilizzata dalla sindaca e dai suoi accoliti ad agosto quando era sotto attacco per gli stipendi del capo di gabinetto e degli altri componenti dello staff andrebbe a farsi benedire.

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