«Salvini è il più grande assenteista di Bruxelles»: si può dire

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-12-03

Tu non puoi sapere se domani il sole sorgerà, ma di una cosa puoi essere certo. Anche quel giorno Matteo Salvini porterà qualcuno in tribunale con l’accusa di averlo diffamato, e perderà. Stavolta a esultare è il segretario generale della FIM (il sindacato dei metalmeccanici), ovvero Marco Bentivogli, che aveva detto a Salvini “Lei è …

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Tu non puoi sapere se domani il sole sorgerà, ma di una cosa puoi essere certo. Anche quel giorno Matteo Salvini porterà qualcuno in tribunale con l’accusa di averlo diffamato, e perderà. Stavolta a esultare è il segretario generale della FIM (il sindacato dei metalmeccanici), ovvero Marco Bentivogli, che aveva detto a Salvini “Lei è il più grande assenteista di Bruxelles” durante uno scambio di battute tra i due nel corso di un programma su La7 nel luglio 2015. “Dire che Salvini è un assenteista non è diffamazione, perché è semplicemente la verità”, commenta più che soddisfatto Bentivogli a Repubblica Milano. “Non avevo dubbi che la querela sarebbe stata rigettata, anche perché i dati delle presenze dei parlamentari europei sono pubblici e scaricabili dal sito e, quindi, visibili a qualunque cittadino”, dice parlando di come Salvini “partecipi solo per il 18%” ai lavori della Commissione sul commercio internazionale di cui fa parte.
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“Salvini sentenzia su molti temi in televisione, ma poi non si prende il disturbo nemmeno di partecipare ai lavori di quella commissione – insiste Bentivogli – è un esempio di populismo irresponsabile che noi combattiamo, proprio per il rispetto della democrazia e della rappresentanza che abbiamo. Qualsiasi lavoratore, assente nel luogo di lavoro, viene licenziato. Salvini crede che le leggi si propongono, contrastano o approvano, stando giorno e notte in tv”. Negli ultimi tempi i giudici hanno sentenziato che «Matteo Salvini fascista a ruota libera» si può dire, che non è reato dire che Salvini non ha mai lavorato in vita sua, che “Noi con Salvini mafiosi e razzisti” si può dire, così come “Salvini non è uno sciacallo ma un nazista”. Lui e altri esponenti di primo piano ma piuttosto terra terra della Lega avevano negli ultimi anni minacciato querele per chi li criticava o li definiva in maniera che loro non avevano apprezzato. In questi anni hanno dovuto rassegnarsi al fatto che in Italia c’è libertà di parola e di critica politica.

Leggi sull’argomento: Non è reato dire che Salvini non ha mai lavorato in vita sua

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