Salvini ha perso un'altra causa per diffamazione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-05-11

Alcuni mesi fa Salvini mi querelò perché gli diedi del nazista. Avevo scritto che ‘Salvini non è uno sciacallo. Gli sciacalli agiscono per istinto animale non per calcolo. Salvini al contrario usa i disastri e lo spaesamento prodotti dal neoliberismo per costruire scientificamente la guerra tra i poveri e la ricerca di capri espiatori nel …

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Alcuni mesi fa Salvini mi querelò perché gli diedi del nazista. Avevo scritto che ‘Salvini non è uno sciacallo. Gli sciacalli agiscono per istinto animale non per calcolo. Salvini al contrario usa i disastri e lo spaesamento prodotti dal neoliberismo per costruire scientificamente la guerra tra i poveri e la ricerca di capri espiatori nel diverso. Salvini non è uno sciacallo ma un nazista, come quelli che all’inizio degli anni ’30 gridavano al complotto giudaico massonico’. Il Tribunale di Torino ha emesso sentenza in cui dichiara di non doversi procedere nei miei confronti perché il fatto non costituisce reato”. Lo ha dichiarato in una nota Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista.
paolo ferrero
A giudizio del leader del Prc “si tratta di una sentenza importante che riconosce la piena legittimità di denunciare come Salvini sia un nazista in quanto usa argomenti simili a quelli dei nazisti che all’inizio degli anni ’30 hanno basato i loro consensi sulla costruzione della guerra tra i poveri e dei capri espiatori. Si tratta di una acquisizione rilevante perché ‘historia magistra vitae’, dalla storia si può e si deve imparare. Importante perché l’esito finale del nazismo sono stati i campi di concentramento e l’aberrazione dell’Olocausto ma i nazisti hanno cominciato a costruire il proprio consenso, nella drammatica crisi prodotta dalle politiche liberiste del governo Bruning, proprio attraverso l’istigazione sistematica dell’odio verso il diverso. Sono evidenti i parallelismi tra le parole e i concetti che usa Salvini e quelli usati dai nazisti per prendere il potere. Chiamare le cose con il loro nome – ha concluso – è il primo passo per potersi difendere da chi ripropone tesi che nel passato hanno portato ad una barbarie che l’umanità, con il contributo determinante dei comunisti e delle comuniste, ha sconfitto”.

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