Renzi propone un «accordo di governo» sulle Unioni Civili

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-02-21

Ovvero: mollare la stepchild adoption per far votare con la fiducia la legge ad Alfano. «Immagino un emendamento sul quale possiamo mettere la fiducia»: dice all’Assemblea del PD e chiede a Zanda di convocare l’assemblea dei senatori PD per decidere

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«Che paura possono fare due persone che si amano?»: Matteo Renzi all’assemblea del Partito Democratico affronta il tema dei diritti civili soltanto dopo un lungo resoconto su Europa e governo. E dopo la frase accolta dall’applauso dei presenti, il premier è chiaro: «Dobbiamo essere chiari. Non abbiamo la maggioranza in Senato. Per me il futuro è il PD, non è la coalizione, ma sentirmi le prediche di quelli che dicono “Eh, però gli altri non vanno bene” e poi chiedono di modificare la legge elettorale è incomprensibile. Questi sono i numeri. Sulla base di un accordo forte con il gruppo di Verdini, che da subito oltre a SEL ci ha dato una mano – sono strani amori come a Sanremo – abbiamo cercato di trovare un’intesa con Beppe Grillo e i 5 Stelle», dice ancora Renzi.

Renzi propone un «accordo di governo» sulle Unioni Civili

«La verità vera è che non ci saremmo mai perdonati di fare quel tentativo. Bersani gli ha chiesto il governo, Letta di scongelarsi, noi di fare l’Italicum insieme. E’ la sindrome di Charlie Brown e Lucy che gli ruba il pallone. Venti minuti prima del voto finale Luigi Zanda ha ricevuto la telefonata del dietrofront. I 5 Stelle sono quelli che quando non inseguono le sirene in mezzo al Mediterraneo e non credono ai complotti dell’allunaggio e dell’11 settembre, quando non si occupano di scie chimiche rivendicano il loro desiderio di governare. E si vede come governano a Quarto, Bagheria, Livorno. Poi una senatrice dei 5 Stelle dice ‘A Roma ce fanno er complotto, ce vonno fa’ vince’», aggiunge Renzi che poi finalmente arriva al punto: «È chiaro che il 5 Stelle vuole fare il male del PD, noi vogliamo fare il bene dell’Italia. Ora siamo a un bivio, non possiamo scioglierlo oggi. Sono disponibile a partecipare all’assemblea del Senato per decidere. Ci sono due alternative. La prima è far finta di niente e continuare con i 5 Stelle. La seconda è quella di tentare un accordo di governo, immaginando un emendamento sul quale possiamo mettere la fiducia. Sarà il gruppo a decidere. C’è una unica cosa che non possiamo permetterci: non ci possiamo permettere di frustrare la speranza con i Dico come è successo dieci anni fa. Non è più in gioco un patrimonio di diritti, è in gioco la credibilità di tutti noi, nessuno escluso». L’intenzione degli altri, sostiene Renzi, è di riaprire la discussione e non approvare niente. «QUindi di qui a martedì noi con il gruppo del Senato dobbiamo decidere cosa fare».

Ciao ciao stepchild adoption

Renzi propone di accordarsi con Alfano e chiudere quindi alla Stepchild Adoption. E questo sarebbe un vero peccato. Perché è stato Renzi a promettere che Ernesto, figlio di Letizia e Teresa, dovesse avere gli stessi diritti dei suoi figli.

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Lo status di Matteo Renzi sulla stepchild adoption durante il dibattito sulle primarie

Con l’accordo con Alfano Renzi tradisce la promessa ad Ernesto. L’assemblea del PD deciderà

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