L'attrazione fatale tra Grillo e Salvini

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-10-21

Il leader a 5 Stelle all’inseguimento della Lega su immigrazione ed euro. Per riprendersi i voti arrivati alle Europee al Carroccio. E tenere a bada il fronte interno. Che però non sembra aver capito la lezione

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Ieri durante Ballarò una rappresentanza del MoVimento 5 Stelle ha telefonato alla redazione della trasmissione mentre parlava in diretta Matteo Salvini. Il motivo della telefonata era voler rettificare la prima osservazione fatta dal segretario della Lega Nord, quando ha raccontato che mentre lui era alla manifestazione contro l’immigrazione clandestina i grillini si erano uniti alla «contromanifestazione a favore degli immigrati organizzata dai centri sociali». I 5 Stelle hanno fatto sapere a Otto e Mezzo che i partecipanti grillini erano lì solo a titolo personale.
 
LE REGOLE DELL’ATTRAZIONE TRA GRILLO E SALVINI
Perché i 5 Stelle si preoccupano di rettificare quanto detto da Salvini praticamente in diretta? Il motivo è semplice. Il Movimento 5 Stelle si sente in competizione con la Lega. Di più: è proprio la Lega guidata da Salvini ad essere stata puntata da Grillo e i suoi per spiegare l’emorragia di voti dei grillini alle Europee e l’attuale calo dei consensi: i grillini pensano che il Carroccio stia rubando (o per meglio dire riconquistando) i voti dei leghisti che erano finiti al Movimento dopo gli scandali che avevano trascinato in tribunali Umberto Bossi e il suo Cerchio Magico. E così via alla campagna per il referendum sull’euro, anche se sarà vana viste le premesse, e via alla linea dura su immigrati clandestini che portano le epidemie, come da post del blog di Grillo che ha scatenato le proteste dei grillini. «L’operazione del leader M5S tenta di strumentalizzare anche il populismo xenofobo che emerge un po’ in tutta Europa. Soffia sulla paura e sulla crisi economica sovrapponendosi alla propaganda della Lega», scrive oggi Massimo Franco sul Corriere della Sera. Ma la mossa di Grillo è qualcosa di più. Qui però Grillo rischia grosso. «SE L’ITALIA E’ PIENA DI IMMIGRATI PRENDITELA COL SOLO RESPONSABILE——–LA TUA DISINFORMAZIONE», gli scrivono su Facebook. Perché ha anche un altro obiettivo. Il fronte interno.
LA DERIVA
Dove però la situazione non sembra affatto essersi stabilizzata. Le quattro espulsioni di ieri hanno generato molto buzz tra i sostenitori e gli attivisti.


E anche tra i parlamentari c’è chi non se la dà a intendere. Massimo Artini, a rischio espulsione dopo essere stato indicato dalla Casaleggio come il gestore di un server non in regola con le regole della Casaleggio, sul Corriere dice che la posizione del Movimento sull’immigrazione è diversa:

«L’ho visto vagamente. Lanostra posizione di parlamentariperò è molto chiara. C’è una mozione di Manlio Di Stefano che tocca ogni singolo aspetto,dal trattamento sanitario a come aiutare chi è disagiato pervia degli sbarchi».
Non crede che il post di Grillo porti a virare verso posizioni di destra?
«Il Movimento non è né di destra né di sinistra. E il discorso nei punti principali dice quello che dice la legge. L’asilo politico è riconosciuto. Noi guardiamo i fatti, io personalmenteho visitato i Centri di accoglienzae sono stata anche suuna nave».
In Europa però il M5S hasalvato il gruppo Efdd conl’inserimento di un polacco euroscettico di destra…
«Tra i nostri eletti non conosco soggetti destrorsi. Comunque non ho parlato con gli eurodeputati, ma sono in grado politicamente di sapersi esprimere da soli».

Repubblica invece riporta intenzioni dell’ex staff alle Europee e umore della base:

Non solo: la vicenda del gruppo di comunicazione sciolto di imperio rischia di finire in tribunale. Messora e isuoi stanno sentendo gli avvocati per capire se procedere per mobbing. Nel frattempo, il ParlamentoEuropeo li ha convocati perché possano dare la loro versione dei fatti. Non è una procedura standard, ma non losono neanche 15 licenziati aBruxelles.Tornando alla base, a guardare i l blog la cacciata dei 4 non l’ha presa bene: «Sono abbastanza perplessa, ok sulla stronzata di occupare il palco ma comunque chi ha votato l’espulsione?», chiede Manuela.«Svegliarmi al mattino e sapere che qualcuno ha deciso per me mi ricorda la realtà che già stiamo vivendo impotenti», aggiunge Pietro da Torino. E Vincenzo: «Si possono conoscerei nomi degli appartenenti allo staff, oppure gli attivisti non hanno questo diritto? Mi sto preoccupando seriamente dell’andazzo che stiamo prendendo». Claudio, infine, centra unpunto importante: «Grillo e Casaleggio parlano di Internet come strumento di dialogo diretto con i cittadini, come rottura rispetto alla comunicazione unidirezionale della tv. Il problema è che non rispondono mai a nessuno, né su Twitter, né su Facebook, né sul blog».

LA LEGA SORELLA DI SALVINI
Intanto Salvini gongola. E prepara il suo progetto-cardine: la Lega-sorella che deve sfondare al Sud. Sarà ufficialmente presentata il mese prossimo e avrà il compito di rappresentare le parole d’ordine e le istanze della nuova Lega,non più troppo padana e per nulla antimeridionale. scrive oggi il Corriere. «Presidente probabile, il deputato bresciano Raffaele Volpi.La premessa da cui nasce la svolta, come dice Salvini, è che«ora i nemici sono l’Europa, la crisi e gli immigrati» e dunque «nemici di tutti gli italiani». L’occasione è il fermento che nel centrodestra spinge ciascuno a guardarsi intorno alla ricerca di una nuova casa politica.Anche e persino al centro sud,se appena la Lega perdesse i suoi caratteri padani più esibiti. Assai probabile, al Campidoglio, un passaggio alla«Lega sorella» di ben 4 consiglieri municipali del Ncd e di Forza Italia».  Su Facebook, come scrivevamo, non a caso il bersaglio polemico degli utenti del gruppo è spesso Grillo:
matteo salvini leader
Insieme alle polemiche contro Bruxelles, stavolta condite dall’accento sul Sud:
matteo salvini leader 1
E ai sempre attuali tentativi di chiamare gli amici quando si interviene in tv:
matteo salvini leader 2
 
Mostrandosi come giovane e diverso, Salvini potrebbe davvero rosicchiare a Grillo tanti voti. E se il MoVimento canna anche le prossime elezioni, e continua a espellere tutti i dissidenti, alla fine avrà soltanto due persone con cui prendersela: Grillo e Casaleggio. L’attrazione tra Grillo e Salvini rischia di essere fatale. Per il primo.

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