I 4 attivisti romani espulsi da Grillo per #Occupypalco

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-20

Erano quelli con lo striscione giallo. E anche stavolta sono stati cacciati per decisione dall’alto. Senza trasparenza

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La notizia appare come al solito alla fine del post sulle previsioni di Casaleggio sui giornali italiani (in sintesi: morirete tutti), e anche qui è abbastanza nascosta. Riguarda quattro attivisti che hanno lavorato come volontari per Italia5Stelle al Circo Massimo: Giorgio Filosto, Orazio Ciccozzi, Pierfrancesco Rosselli, Daniele Lombardi sono espulsi per aver «approfittato del loro ruolo di responsabili della sicurezza del palco di Italia5Stelle per occupare il palco stesso».
filosto ciccozzi rosselli lombardi movimento 5 stelle
 
La decisione non è stata accolta con tripudio dai commentatori del blog di Grillo, mentre le risorse on line romane del M5S tacciono.

I commenti sul blog di Grillo sui 4 attivisti romani espulsi per Occupypalco


I QUATTRO ESPULSI DI ITALIA5STELLE
I quattro sono attivisti di Roma o dei dintorni, e ciascuno è stato candidato o incaricato all’interno del MoVimento.

L’espulsione è forse dovuta a quanto successo la mattina del sabato, quando alcuni attivisti sono saliti con uno striscione giallo e la scritta #occupypalco. Secondo quanto hanno raccontato le agenzie di stampa, gli attivisti hanno preso il microfono e hanno chiesto trasparenza sia nel controllo dei voti con la possibilità anche di riconteggi (quando ci sono votazioni sul blog) e trasparenza sul famoso staff di Milano che nessuno conosce. Ovvio il riferimento alla Casaleggio.
La foto di Grillo con i 4 attivisti espulsi cerchiati in rosso
La foto di Grillo con i 4 attivisti espulsi cerchiati in rosso

Uno degli attivisti aveva spiegato: «Abbiamo raccolto varie lamentele e critiche dagli attivisti. Alcuni gettano letame sul Movimento, ma il Movimento deve essere trasparente». Poi hanno sollevato la questione del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, escluso dalla scaletta degli interventi sul palco: «Pizzarotti è qui al gazebo di Parma, ma non è in scaletta  se volete un confronto, è il momento di dirlo adesso. A volte non si capisce chi decide vorremmo chiarezza, e poi come mai i consiglieri comunali di Roma non sono mai sul palco? Voi – ha concluso rivolgendosi alla folla – non siete curiosi di conoscere lo staff di Milano?». A quel punto, il presentatore, Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna, ha ripreso in mano il microfono e ha detto: «Lo spazio ve lo abbiamo dato gentilmente, ora andate. Va bene, accettiamo tutto, ma ora c’è una scaletta da seguire». Nemmeno dieci giorni dopo è arrivata l’espulsione.

L’intervento di Occupypalco a Italia5Stelle


LA PAGINA FACEBOOK
Occupypalco aveva aperto nei giorni scorsi una pagina Facebook per spiegare le ragioni dell’iniziativa al Circo Massimo. La presentazione della pagina:

#OCCUPYPALCO, è un gruppo di attivisti che, in considerazione delle critiche che vengono fatte al Movimento, relative alla mancanza di confronto fra cittadini, attivisti, portavoce e staff, ha ritenuto opportuno occupare questo spazio per dimostrare che il Movimento non teme confronti e che in maniera aperta e partecipata può trovare delle risposte ai dubbi e alle domande più frequenti che emergono dalla rete.
Ad oggi, purtroppo, la mancanza di risposte a tali domande sta generando uno scoramento, che si traduce in una perdita di attivisti, che sono la linfa vitale del Movimento, perché, ricordiamolo, è grazie a Beppe e Gianroberto i quali, riuscendo a catalizzare il forte sentimento di onestà e desiderio di trasparenza, sono riusciti a far scoccare la scintilla che ci ha fatto incontrare e unire tutti sotto le 5 stelle.
Siamo tutti consapevoli che è più di un anno e mezzo che siamo impegnati in una costante e sfiancante campagna elettorale, la quale ci ha portato ad inserire cittadini nelle istituzioni italiane ed europee e che quindi le priorità sono state altre, ma adesso è giunto, a nostro parere, il momento di guardarci in faccia, fare quadrato e far si che questo Movimento riprenda il suo slancio per essere realmente pronti a governare il paese, perché l’unica speranza per l’Italia è un governo a 5 stelle.
Vogliamo quindi porre queste domande a Beppe e Gianroberto
1) Trasparenza sulle votazioni, é possibile sapere come mai non vengano pubblicati in tempo reale né a posteriori i voti che sono stati attribuiti ai singoli candidati, come accaduto ad esempio durante le scorse europee?
2) Possibile che non ci sia un metodo per avere un riscontro certo sul voto espresso?
Noi pensiamo che il nostro voto debba essere palese, visibile o quanto meno riscontrabile in ogni votazione come chiediamo sia fatto all’interno delle istituzioni.
3) Chi verifica e certifica gli iscritti alla piattaforma?
Ci sono persone che attendono da tempo l’accettazione dell’iscrizione e altri che non riescono ad iscriversi ne tantomeno ad avere assistenza.
Analizzando queste domande, che sono il principio di un dialogo più ampio che siamo chiamati ad
affrontare oggi, è possibile individuare ciò che frena il Movimento da una vera esplosione virale e pervasiva, nel fatto che il simbolo, la comunicazione del Blog (inteso come voce del movimento), il
controllo dei gruppi di comunicazione di camera, senato e parlamento europeo e la gestione della piattaforma di voto, siano gestite dalla Casaleggio Associati a nostro parere è l’attuale Tallone d’Achille del Movimento 5 Stelle.
C’era stato detto che Beppe e Gianroberto avrebbero agito da garanti, detenendo il simbolo del 5
stelle e non entrando nella direzione politica del movimento.
Ci chiediamo come questo sia possibile visto che la Casaleggio Associati, oltre a detenere parte del simbolo, decide le strategie sia politiche sia comunicative di tutto il Movimento 5 Stelle.
Di fatto chiediamo:
1) Massima trasparenza nelle votazioni e chiediamo quindi che tutti i candidati debbano essere verificati e messi on line con un tempo congruo per poter visionare e valutare tutti i curriculum.
2) Avere un confronto democratico e costruttivo con lo staff e i portavoce al fine di poter portare le istanze di tutti gli attivisti che vogliamo avere risposte alle loro domande.
Siamo fiduciosi in una risposta a questi quesiti da parte di Beppe e Gianroberto.

Sulla pagina facebook è arrivato il commento sull’accaduto:

Apprendiamo, dall’Ansa e dai giornalisti che chiedono un commento, della nostra espulsione dal Movimento 5 Stelle.
Premesso che nessun P.S., arbitro o “Staff” ci potrà mai togliere la maglia di attivista del Movimento, visto che questa maglia non si ottiene con un’iscrizione su un portale ma con l’impegno, l’energia e la passione messi al servizio di un progetto comune basato sulla Trasparenza, la Partecipazione, la Democrazia e l’Onestà
Ci Chiediamo:
Chi ha provveduto agli accertamenti, chi ha gestito la pratica, chi ha emesso la condanna e chi l’ha eseguita?
Sarebbe il minimo che un provvedimento in tal senso venisse firmato.
È stato Beppe? Gianroberto?
Oppure il famoso Staff di cui è meglio non parlare e non far vedere la presenza.
Commentando la notizia dell’espulsione possiamo solo dire che non ci fa né caldo né freddo.
Essere esclusi da un portale e quindi non poter votare su un sistema dove non vi è la benché minima trasparenza, non può che lasciarci indifferenti.
Quello che ci addolora è invece vedere i danni che vengono causati al Movimento 5 Stelle da questi abusi continui perpetrati da persone invisibili che gestiscono come meglio credono un potere che non dovrebbe essere il loro ma che è di tutti.
Si parla nel PS del rispetto degli oltre 600 volontari che hanno contribuito all’evento e delle centinaia di migliaia di persone (perché non milioni?) che erano presenti all’evento, vorremmo sapere quanti di loro sono stati interpellati per giungere ad una decisione, quanti del popolo della rete sono stati interpellati per sapere se, anche loro come noi, pretendono una risposta alle domande sulla trasparenza del voto e della piattaforma e alla possibilità del riconteggio.
Forse lo staff di Milano può pensare che questa espulsione chiuda la faccenda e il problema si risolva da solo, come è sempre successo ogni volta che c’è stata una diffida, ma Occupypalco non si fermerà nella richiesta di trasparenza, non si fermerà nell’attivismo pro Movimento 5 stelle, il M5S è di tutti quelli che ne condividono i valori e che vogliono lottare per far sì che la politica torni fra i cittadini.
Quindi con tutta serenità possiamo dire, preparate delle risposte alle domande della rete, perché volenti o nolenti, prima o poi queste risposte dovrete darle a tutti i cittadini.
Un saluto e un abbraccio speciale a tutti gli attivisti che credono ancora in un sogno.
#OCCUPYPALCO

Leggi sull’argomento: Tutti i grillini che hanno cambiato verso in Senato

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