Blitz Saint Denis: a caccia di Abdelhamid Abaaoud

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-11-18

Cinque arresti durante il blitz della polizia, diversi feriti. Sotto tiro la mente degli attentati di Parigi e i suoi complici. 15 minuti di spari e una forte esplosione. La polizia nel covo di terroristi. Si parla di tre morti tra cui una donna. Una persona sarebbe ancora dentro l’appartamento

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Una sparatoria è iniziata alle 4,30 a Saint-Denis, sobborgo a nord di Parigi durante un’operazione di polizia dopo la carneficina di venerdì sera nella capitale francese. Diversi agenti risultano feriti. È stata avvertita anche un’esplosione. Il blitz si è concluso alle 11,35. Chiusa la zona di Rue de la République.  “Operazione conclusa”, “tutti i terroristi neutralizzati”: queste le uniche comunicazioni ufficiali della polizia dopo il blitz di Saint-Denis.   Secondo Bfmtv l’obiettivo del raid sarebbe addirittura la mente degli attentati il belga di origine marocchine Abdelhamid Abaaoud di cui da anni si erano perse le tracce.  Ci sono tre morti tra cui una donna nell’operazione. Si parla anche della morte di un passante. Esplosioni sono state udite negli ultimi istanti a Saint-Denis, un assalto è in corso in questi istanti. La vittima, secondo fonti dell’emittente Bmftv, sarebbe un uomo rimasto intrappolato nei colpi di arma da fuoco tra la polizia e gli uomini asserragliati nell’appartamento. Ma la polizia comunica che ci sono tre terroristi morti e tre arresti. Abdelhamid Abaaoud, la mente delle stragi di Parigi, sarebbe morto durante il blitz di Saint- Denis. Lo scrive il giornale belga Derniere Heure sul suo sito in base a ‘informazioni esclusive’ in suo possesso.  Nell’appartamento di Saint-Denis al quale hanno dato l’assalto questa mattina le forze di sicurezza francesi c’erano sette terroristi, secondo le parole di Francois Molins, procuratore di Parigi, giunto sul posto insieme al ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve. “Tre terroristi sono stati arrestati – ha detto Molins – una ragazza si è fatta esplodere, un uomo è stato trovato morto, colpito da proiettili e bombe. Altre due persone che si nascondevano fra le macerie sono state arrestate”.  La donna che si e’ fatta esplodere durante il blitz a Saint-Denis potrebbe essere la cugina di Abdelhamid Abaaoud, il 28enne jihadista belga di origine marocchina considerato la mente degli attentati di Parigi. Lo riferisce una fonte investigativa. Non e’ ancora chiaro se il terrorista era nell’appartamento. L’altro terrorista morto nel blitz non e’ stato ancora identificato.

Saint Denis, il video dell’arresto di uno dei terroristi


La Procura di Parigi non conferma che tra i tre arrestati che si trovavano all’interno dell’appartamento assaltato dalla polizia ci sia Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente degli attacchi di venerdì scorso. Lo riferisce Europe 1, dopo che altri media francesi avevano dato la notizia dell’arresto del jihadista belga. L’identità dei tre, di cui uno sarebbe rimasto ferito, non è stata ancora accertata. Abaaoud potrebbe essere ancora asserragliato in casa. Sono sette i fermati nel blitz della polizia a Saint-Denis scattato ormai più di sei ore fa. Secondo le informazioni raccolte sul posto, si tratta di tre terroristi e quattro “sospetti”.  La polizia sta scortando alcune persone fuori dal palazzo nel quale si sarebbe asserragliato Abaaoud, la ‘mente’ degli attacchi di Parigi. Fino ad ora sono stati scortati fuori dal perimetro blindato dalla polizia una famiglia con un bambino ed una donna.
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Nel blitz in corso a Saint-Denis contro il covo della “mente” degli attacchi terroristici di Parigi, Abdelhamid Abaaoud, quattro uomini e una donna sono stati arrestati. Lo ha annunciato la procura della Repubblica. L’ultimo aggiornamento dice che  sono morti almeno due terroristi nel raid in corso a Saint Denis, sobborgo alle porte di Parigi. Una di loro era una donna-kamikaze che si è fatta esplodere. In zona è arrivato anche l’esercito con centinaia di soldati. Il terzo terrorista sarebbe scappato. Il ministero dell’Interno fa sapere che nessun terrorista è scappato, ma ci sarebbe una terza persona ancora asserragliata nell’appartamento.

La Procura di Parigi ha confermato che una donna si è fatta saltare in aria con una cintura esplosiva all’interno dell’appartamento preso d’assalto dalla polizia nell’operazione antiterrorismo in corso nella banlieue di Saint-Denis; le persone arrestate sarebbero cinque. Tra questi ci sarebbe Abdelhamid Abaaoud. Fra le persone fermate e interrogate dalla polizia ci sarebbe il proprietario dell’appartamento situato all’angolo tra rue de la République e rue de Corbillon dove erano asserragliati i terroristi.
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Sono almeno 5 gli uomini barricati nell’appartamento, secondo la rete elvetica Rts e sono in corso negoziati tra gli uomini del Raid, le forze speciali della polizia francese, ed i terroristi. Inizialmente si pensava che nell’appartamento stretto d’assedio dalla polizia il nono uomo del commando terrorista che ha massacrato 129 persone a Parigi venerdì sera. Il luogo in cui i poliziotti e gli uomini delle teste di cuoio francesi del RAID stanno compiendo il blitz – nel centro di Saint-Denis – sorge a 800 metri dallo Stade de France. Venerdì sera, attorno all’impianto – nel quale si giocava l’amichevole Francia-Germania – si sono fatti esplodere tre kamikaze, provocando la morte di un passante.  “Non c’è alcun sospetto in fuga”: questo l’annuncio ufficiale del ministero dell’Interno francese mentre continua l’assedio al covo della ‘mente’ degli attentati di Parigi, Abdelhamid Abaaoud.

Parigi, sparatoria a Saint Denis: tre arresti

“Io non li conoscevo”, ha detto il proprietario dell’appartamento spiegando che “un amico mi aveva chiesto di ospitare due dei suoi amici per un paio di giorni. Gli ho detto che non c’era nessun materasso, mi hanno risposto che andava bene così, avevano bisogno solo di acqua e di uno spazio per le preghiere. Quando ho richiamato il mio amico, mi ha informato che venivano dal Belgio”. La procura di Parigi ha confermato che una donna si e’ suicidata facendo esplodere il suo giubbetto esplosivo e che cinque persone sono state fermate a Saint Denis, tre di loro dentro l’appartamento preso di mira dalle forze dell’ordine nella banlieu parigina, in un raid ancora in corso e legato agli attentati di venerdì scorso nella capitale francese. In un comunicato, la procura, responsabile dell’inchiesta, ha spiegato che la donna era nella casa teatro dell’operazione e che ha attivato il giubbotto esplosivo “all’inizio dell’assalto” delle forze speciali francesi. La polizia del Raid, le teste di cuoio francesi, sono riuscite a catturare tre degli occupanti dell’appartamento, che sono stati arrestati ma di cui non e’ stata rivelata l’identita’. Non e’ stato ancora confermato se nell’appartamento fosse presente il belga Abdelhamid Abaaoud, considerato il cervello degli attentati che lo scorso venerdi’ sono costati la vita ad almeno 129 persone a Parigi, e allo Stade de France di Saint Denis. La procura, che non ha confermato se l’obiettivo del raid sia il jihadista belga, ha segnalato che altre due persone, un uomo e una donna, collegati all’appartamento in cui erano trincerati gli estremisti, sono stati fermati.
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Secondo diversi media francesi, almeno una persona rimane ancora trincerata nell’appartamento, situato al numero 8 di Rue de Corbillon, nel centralissimo quartiere della basilica di Saint Denis, non lontano dallo stade de France, teatro di uno degli attentati jihadisti di venerdi’ scorso. Secondo l’emittente Bmftv, che cita fonti della polizia, un secondo terrorista sarebbe morto nell’assalto, ucciso da un cecchino della polizia francese. la procura ha reso noto anche che sono stati rimessi in liberta’ i familiari di due dei kamikaze dello scorso venerdi’, Ismail Mostefai e Sami Amimour, che erano stati fermati per essere interrogati. Secondo la rete Bfm Tv la polizia avrebbe stretto d’assedio e tentato di fare irruzione in un appartamento dove si ritiene si nasconda il nono uomo del commando terrorista che ha massacrato 129 persone a Parigi venerdi’ sera. L’edificio in cui si trova l’appartamento con dentro il sospetto è stato evacuato. La sparatoria, iniziata all’1,30 e’ ancora in corso evento che fa pensare che siano piu’ di uno i terroristi nell’appartamento, probabilmente complici.

Le forze di polizia hanno lanciato l’operazione poco prima delle 4:30 di stamani nel sobborgo a nordest di Parigi. Testimoni parlano di circa 15 minuti di spari, ripresi mezzora dopo, e di una forte esplosione. La polizia avrebbe individuato un covo di terroristi, dove sarebbero al momento barricate diverse persone tra cui uno dei ricercati per gli attacchi di venerdì notte. “Si tratta del nono attentatore e dei suoi complici”, secondo una fonte di polizia citata dall’emittente Rtl.


E’ di 3 sospetti terroristi arrestati e diversi agenti feriti il bilancio provvisorio di un raidn della polizia iniziato alle 4,30 a Saint-Denis, sobborgo a nord di Parigi, dobe, secondo la rete Bfm Tv, i poliziotti avrebbero stretto d’assedio e tentato di fare irruzione in un appartamento dove si ritiene si nasconda il nono uomo del commando terrorista che ha massacrato 129 persone a Parigi venerdi’ sera. L?operazione si e’ conclusa dopo oltre un’ora. Un video della sorveglianza conferma l’esistenza di un nono componente dei commando che hanno portato a termine le stragi di venerdì scorso a Parigi: lo hanno reso noto fonti della polizia parigina. L’uomo avrebbe fatto parte del gruppo di fuoco che ha attaccato diversi locali, formato anche da Brahim Abdeslam, fattosi saltare in aria all’interno di un ristorante, e dal fratello Salah, tuttora latitante.

nomi e cognomi dei terroristi degli attentati di parigi
Chi sono i terroristi degli attentati di Parigi (Corriere della Sera, 18 novembre 2015)

Chi è Abdelhamid Abaaoud

Anche Abdelhamid è partito da ‘foreign fighter’, ed è tornato in Belgio poco prima dell’attentato a Charlie Hebdo per “terrorizzare i crociati che hanno scatenato la guerra contro i musulmani in Iraq e Siria”, dice in un’intervista alla rivista dell’Isis. Abdelhamid aveva fatto carriera nell’Isis, e aveva messo in piedi una cellula a Verviers, in Belgio, per colpire la polizia. E invece sono stati tutti uccisi tranne lui, che riesce a tornare in Siria e sulla rivista schernisce la polizia raccontando di essere passato indenne ad un fermo dove non lo avrebbero riconosciuto. Forse è stato Adbelhamid, che aveva reclutato anche il fratello 13enne facendolo diventare il jihadista più giovane del mondo, ad avvicinare gli altri due alla guerra santa. Quello che è certo, è che la loro amicizia è stata più forte anche della morte. La rivista Dabiq, il magazine patinato in lingua inglese, fiore all’occhiello della propaganda di Abu Bakr al Baghdadi ospitava nel numero di febbraio anche l’intervista ad Abaaoud (nome di battaglia Abu Umar al-Baljiki), riuscito a scampare il 15 gennaio al blitz dell’antiterrorismo in un covo a Verviers, in Belgio e ritornato in Siria.
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Nel febbraio scorso si concede ai ‘cronisti’ dell’Isis. Racconta di essere tornato da una missione in Belgio. “Con altri due fratelli, Abuz-Zubayr al-Baljiki ‘Khalid’ e Abu Khalid al-Baljiki ‘Sufyan’, abbiamo deciso di andare in Europa per terrorizzare i crociati che hanno scatenato la guerra contro i musulmani in Iraq e Siria”, spiega il terrorista, nato in Belgio come i suoi due compagni citati (al-Baljiki significa ‘il belga’, ndr). “Abbiamo impiegato mesi per trovare una strada sicura per arrivare in Belgio, poi ci siamo procurati armi e un rifugio”. Ma “uno di noi aveva fatto un video prima di una battaglia, la videocamera si è persa, poi ritrovata e venduta a un giornalista occidentale”, spiegava Abaaoud. Che sottolinea: “A quel punto la mia foto era su tutti i media, ma Allah ha accecato i miscredenti. Sono stato anche fermato da un agente, ma alla fine mi ha lasciato andare, perché non ha notato somiglianze”. Il giorno del raid a Viviers, Abaaoud non si trovava nel covo: “Abuz-Zubayr e Abu Khalid erano insieme nel rifugio, con le armi e gli esplosivi pronti. Dopo una violenta sparatoria sono stati benedetti” (ovvero uccisi, ndr). “L’intelligence mi conosce bene, mi hanno anche arrestato diverse volte. Hanno cercato in tutti i modi di arrestarmi ma non ci sono riusciti: ed eccomi qua in Siria”, concludeva Abaaoud.

Leggi sull’argomento: Abdelhamid Abaaoud: la mente dietro gli attentati di Parigi?

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