Mario Corsi a Piazzapulita parla di Carminati e Mafia Capitale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-12-16

La trasmissione di Formigli intervista lo speaker di Te la do io Tokyo, che respinge tutte le accuse a proposito di Carminati e conferma di non essere indagato

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Salvatore Gulisano firma a Piazzapulita un servizio su Mario Corsi, il conduttore radiofonico di Te la do io Tokyo, uno dei riferimenti radiofonici del tifo romanista, non indagato nell’inchiesta Mafia Capitale. «Carminati? Non lo conosco da tanti anni, non tantissimi», esordisce lui. Gulisano gli parla del suo incontro e lui risponde: «Ma ci sto io nelle intercettazioni? Se questa fosse una cosa penalmente rilevante i magistrati sarebbero intervenuti…io me so’ sempre fatto i cazzi miei». Poi il servizio rievoca la citazione di Mario Corsi nell’ordinanza del GIP su Mafia Capitale:

C’è poi, lo sappiamo, il Mondo di Sopra. Dove conta altro. Magari avere una radio o un giornale. Il 20 giugno 2013, subito dopo l’elezione di Marino, Carminati conversa con Mario Corsi, che è il suo scendiletto dai tempi dei Nar (quando viene accusato dell’omicidio degli studenti milanesi Fausto e Iaio). A Roma lo chiamano “Marione”, e, con il tempo, si è costruito una singolare fama di giornalista radiofonico del tifo romanista. Ma con il giornalismo, Corsi non ha nulla a che spartire. La Roma e il calcio sono una scusa. La “ciccia” sono gli affari di Carminati.
Carminati: «Adesso si va a bussacchiare».
Corsi: «Adesso è ora de tira’ le reti».
Carminati: «Gli si dice: “E che cazzo… Ora che abbiamo fatto questa cosa, che progetti c’avete? Teneteci presenti per i progetti che c’avete, Che te serve? Che cosa posso fare? Come posso guadagnare? Che te serve il movimento terra? Che ti attacco i manifesti? Che ti pulisco il culo? Ecco, te lo faccio io. Perchè se poi vengo a sape’ che te lo fa un altro, capito? Allora è una cosa sgradevole…».

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Mario Corsi nel servizio di Salvatore Gulisano per Piazzapulita

Il dialogo tra Corsi e Carminati viene recitato, poi torna Corsi in voce: «E’ più importante quello che fanno i giudici o quello che fate voi?», risponde. E poi: «Carminati nei NAR? Non c’era lui, non stava nemmeno nei NAR, non mi ricordo nemmeno da ragazzo se stava con noi». E il carcere per la politica? Vi siete mai incontrati con Buzzi e Alemanno? «Alemanno in carcere?», risponde Corsi, che evidentemente non sa dell’amicizia tra l’ex sindaco e il padrone della cooperativa 29 giugno nata in carcere. Intercettato dai ROS, Carminati fa riferimento spesso a Marione dicendo che “l’amico suo è a completa disposizione”, e ripete di dirglielo all'”amico nostro”, che probabilmente è Luca Gramazio, consigliere regionale PDL prima e Forza Italia poi finito indagato anche per un pranzo con lo stesso Carminati organizzatogli dal padre Domenico Gramazio.
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Mario Corsi nel servizio di Piazzapulita

Infine, si parla del presunto ricatto alla Roma a cui Carminati, con Corsi, si stava interessando secondo un’intercettazione pubblicata la settimana scorsa dal Messaggero.

«Facciamo una cosa, facciamola fatta bene perché se no… capito?», dice in una conversazione intercettata nel bar Vigna Stelluti. A dargli l’idea è Mario Corsi, detto Marione, un passato nell’estrema destra degli anni ’70 e un presente di voce radiofonica della Roma calcio. Un lavoro del quale, dice al Cecato, si è stufato. Però ha un patrimonio di informazioni che vorrebbe far fruttare: «Parlamo della Roma – dice in un colloquio agli atti dell’inchiesta – so cose che tu sa… no ma io..». Carminati lo mette in guardia: «Devi sta attento, capito». Marione recepisce il messaggio: «Ma che sta a scherza’… a me se mi dai qualche drittarella sulla Roma, qualche impiccetto così, ce sta. Se tu me dai de che… fa fotografà a quello… ma che seimatto». Il Cecato però intravede ilpotenziale: «Facciamo una cosa specializzata. Fatte dà ’ste informazioni, stiamo noi dietro la cosa. Tu te fai dà tutto il fascicolo e poi andiamo a batte cassa». Interviene Riccardo Brugia, luogotenente di Carminati: «Cioè, il paparazzo ha fatto le foto con la vamp». Sono informazioni preziose da maneggiare con cura, tant’è che il gruppo pensa di coinvolgere un esperto, un certo Massimo, e Carminati spiega a Corsi come agire: «Tu gli fai dà la documentazione…in doppia busta sigillata…con i cosi, con i nastri sopra in maniera che non può essere aperta. Gliela lasci là, poi la guardiamo, vediamo che è e facciamo le fotocopie, così eliminiamo pure le impronte… ce mettemo pure i guanti».

«L’ultima volta? Carminati l’ho visto un anno fa. Lo so che dicono, poi bisogna vedere se è vero. Io mi fido solo dei giudici», replica Marione. Che alla fine conferma di non aver ricevuto nessun avviso di garanzia. Il video di Mario Corsi che parla a Piazzapulita è qui. Intanto oggi sul Fatto Quotidiano esce un’altra intercettazione di un colloquio tra Corsi e Carminati. Nell’articolo a firma di Marco Lillo si torna a parlare di foto e presunti ricatti:

IL 27 GENNAIO 2012, i Ros guidati dal generale Mario Parente attivano la loro cimice nella auto di Carminati, alle 17:15 sale Marione. I carabinieri non lo identificano nell’informativa, ma il luogo in cui sale e scende e la voce non lasciano dubbi: è Marione. Si legge nel brogliaccio: “Unuomo (Corsi, ndr) sale in macchinac on Massimo e Massimo dice che ha visto Claudio e che gli serve una maglietta (della Roma, ndr) per un amico suoc he sta morendo di tumore e gli ha chiesto una maglietta o di fargli incontrare qualche giocatore famoso. I due – annota il Ros –dicono che potrebbero interessare un certo Daniele e Massimo dice che con Daniele hanno un bonus”.Insomma, sembrerebbe che un “Daniele” della Roma calcio debba un favore al presunto boss della Mafia Capitale. Il Ros non lo identifica, ma poco dopo registra: “Poi discutono della possibilità di raggiungere De Rossi”. Il vicecapitano giallorosso potrebbe essere l’uomo verso il quale Carminati pensa di vantare un bonus? Il 24 agosto2013, un anno e mezzo dopo, è stata intercettata una telefonata di richiesta di aiuto dopo una lite in ristorante, che partiva dal calciatore ed era diretta a un amico di Carminati, arrestato con lui: Giovanni De Carlo, detto Giovannone. Ma Carminati vantava un altro amico nella Roma del gennaio 2012: l’allora direttore sportivo Daniele Pradè, che a differenza di De Rossi non è citato nel brogliaccio. I DUE QUEL GIORNO continuano a parlare della Roma. “L’uomo (Marione, ndr) riceve una telefonata da un certo Roberto e parlano di foto fatta a una persona famosa, probabilmente un calciatore, l’uomo fa il nome di Burdisso che avrebbe dato dei consigli giusti per evitare foto scandalo se. L’uomo che è in macchina con Massimo sembra avere familiarità con l’ambiente della Roma”, annota il Ros, che poi registra anche riferimenti a “quattro mignotte moldave che hanno cominciato a dirlo ai paparazzi”. La sensazione è che Mario Corsi si stia riferendo a una situazione imbarazzante per un calciatore che non è Burdisso, ora al Genoa. Il Ros continua a registrare altri discorsi “da bar” o “da radio” che potrebbe fare chiunque sui temi del momento: si parla di Giovanni Malagò, di James Pallotta. Corsi “dice che Malagò è‘avvelenato’ e che Pallotta abbia detto che a lui Baldini non gli interessa e invece vuole Giovanni(Malagò?) in società”. A un certo punto Carminati, probabilmente riferendosi alla telefonata sul campione fotografato in situazione imbarazzante, dice:“Ci manca solo quello, andiamo a fare le stronzate, non se rende conto di che reato andiamo a parlare”. E ridendo aggiunge: “Hanno preso 12 anni, noi con i calciatori férmate ”. A quel punto Mario Corsi risponde “che loro della banda della Magliana ne stanno a parla’ ancora dopo 50 anni, con una botta così ci fanno ancora cinque anni, ma cinque anni di prima pagina”.

Leggi sull’argomento: Mario Corsi, Carminati e il presunto ricatto alla Roma

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