Marco Miccoli: il deputato PD espulso durante il dibattito sul referendum a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-11-29

Quasi rissa nell’Aula Capitolina dove i grillini hanno discusso una mozione sul referendum del 4 dicembre: cori e insulti tra opposte fazioni. Il presidente dell’Assemblea Capitolina chiede l’intervento dei vigili. Il deputato PD: «Stanno commettendo un reato, io sto difendendo la dignità di questa Aula, dove si sta approvando una mozione che non parla dei problemi di Roma»

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Bagarre e atmosfera da derby PD-M5S in Assemblea capitolina. Tutto comincia con un errore formale contenuto nella mozione, che è stata presentata ex articolo 109 invece che ex articolo 58; dopo l’interruzione decisa dal presidente Marcello De Vito in seguito al richiamo al regolamento del capogruppo dem Michela Di Biase sulle modalità di presentazione della mozione, lo stesso De Vito ha messo ai voti la questione pregiudiziale che era stata avanzata dalla consigliera Svetlana Celli (lista civica Roma Torna Roma) sempre sullo stesso provvedimento. La pregiudiziale è stata bocciata dall’Aula dando il via alla discussione della mozione ‘referendaria’ ma anche alla protesta di parte del pubblico presente in Campidoglio. “Vergogna, non rispettate i cittadini”, hanno gridato a più riprese i militanti PD, tra i quali alcuni parlamentari come Marco Miccoli e Lorenza Bonaccorsi, suscitando la reazione degli ‘avversari’, i militanti del M5S, che hanno risposto con cori come “vergogna” e “fate schifo”.

Marco Miccoli: il deputato PD espulso da De Vito

Dopo qualche istante di tensione e scambi di insulti tra i due schieramenti, il presidente De Vito ha richiamato all’ordine l’aula Giulio Cesare invitando la Polizia locale ad allontanare eventuali contravventori. Intanto qualche coro di “venduto, venduto” è stato rivolto al consigliere di Sinistra per Roma, Stefano Fassina, che ha espresso nel suo intervento in aula Giulio Cesare il suo parere a favore della discussione della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle a favore del “no” al referendum costituzionale. Lo scontro tra il presidente dell’Aula e il pubblico intanto andava a concludersi con l’espulsione: “Il presidente De Vito aveva detto ai vigili di allontanarmi, ma io sono un parlamentare e non sto facendo nulla di male!”, ha detto il deputato dem Marco Miccoli in Aula Giulio Cesare. “Stanno commettendo un reato – ha urlato Miccoli – io sto difendendo la dignità di questa Aula, dove si sta approvando una mozione che non parla dei problemi di Roma”.
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Dopo diversi richiami all’ordine, il presidente ha disposto l’allontanamento dall’aula Giulio Cesare del deputato e di altri militanti Pd che stavano protestando contro la mozione M5S per il no al referendum. Appena i vigili si sono avvicinati a Miccoli, i consiglieri capitolini del Partito democratico hanno immediatamente abbandonato i loro scranni e hanno formato un ‘cordone’ davanti al portone d’ingresso dell’Aula per impedire agli agenti di allontanare il deputato. “Non si è mai visto che venga cacciata dall’Assemblea capitolina una parte politica in disaccordo con la maggioranza, mentre l’altra viene difesa”, ha detto il capogruppo del Pd in Campidoglio, Michela Di Biase.

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