Roma, il piano di soccorso in caso di terremoto

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-10-31

Cosa fare in caso di terremoto a Roma? Cosa fare durante e dopo un sisma e dove sono le Isole di attesa dove trovare riparo e soccorsi? Lo spiega il dettagliato piano di intervento elaborato negli anni scorsi dal Comune e dalla Protezione Civile

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Le recenti forti scosse di terremoto nelle Marche sono state avvertite anche nella Capitale dove si registrano al  momento solo alcuni lievi danni agli edifici chiusi a titolo precauzionale così come alcuni ponti sui quali sono state eseguite delle verifiche dai tecnici del Comune e dei Vigili del Fuoco. Ma fortunatamente i danni sembrano essere al momento limitati, questo non significa però che la Capitale non sia pronta in caso di evento sismico con epicentro più vicino alla città. Il Comune ha infatti predisposto un Piano Generale di Emergenza di Protezione Civile (elaborato nel 2008) per far fronte a diverse emergenze (allunvioni dovute ad esondazioni del Tevere o dell’Aniene, black out, incendi) tra cui anche un eventuale terremoto.
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Cosa fare durante e dopo un terremoto

Roma non è una città ad elevato rischio sismico, infatti in base alla classificazione sismica, che divide i Comuni italiani in quattro categorie in base all’intensità e alla frequenza degli eventi, Roma è collocata nella zona a bassa sismicità (Zona 3), che comprende i Comuni che “possono essere soggetti a modesti scuotimenti”. Anche se il rischio di un evento sismico della portata distruttiva di quelli avvenuti in questi mesi in altre zone del Centro Italia è basso questo non significa che i cittadini non debbano essere a conoscenza dei piani di emergenza preparati in caso di terremoto. Oltre ai consigli generali sul cosa fare durante un terremoto il piano entra nel dettaglio delle misure predisposte per aiutare la cittadinanza durante e dopo l’emergenza.
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I romani vengono invitati a recarsi in un luogo sicuro, meglio se in una delle isole di attesa organizzate e gestite dalla Protezione Civile ed individuate all’interno dell’area urbana, si tratta luoghi di prima accoglienza per la popolazione. In queste aree i cittadini potranno ricevere le prime informazioni sull’accaduto ed eventualmente una prima assistenza prima di essere trasferiti presso le struttura di ricovero. In linea generale si tratta di luoghi come piazze, parcheggi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei e non soggetti ad alcun rischio. È bene sapere che ad ogni tipo di evento sismico registrato nell’area di Roma viene associato un diverso “Stato di Attivazione” delle forze di protezione civile e di pubblica sicurezza. Questi stati di attivazione (quattro livelli in tutto) costituiscono i vari livelli di allarme della centrale di coordinamento dei soccorsi e servono a modulare il grado di risposta operativa per la messa in atto delle procedure d’ermergenza elaborate per i vari piani di rischio specifici.
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Nel caso specifico di un evento sismico localizzato a Roma sono previsiti tre diversi scenari con conseguenti piani d’emergenza e stati di attivazione a seconda che l’evento sismisco si sia generato in seguito all’attività vulcanica dei Colli Albani, ad un terremoto generatosi sulla dorsale appenninica.
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In base alla portata dell’evento sismico verranno quindi messe in atto diverse procedure di intervento per garantire l’incolumità della popolazione (e prestare soccorso ove necessario) e salvaguardare il patrimonio artistico e architettonico dell’Urbe. Si tratta di interventi che vengono portati a termine dalle forze dell’ordine, dai Vigili del Fuoco e dai volontari della protezione civile che sono stati adeguatamente formati sulle circostante specifiche previste dal piano d’intervento. In via generale alla popolazione, avvertita anche tramite il sito web del Comune di Roma, il sito della Protezione Civile è richiesto di recarsi in una delle 114 Isole di Attesa della Protezione Civile (in appendice qui).


Inoltre anche in caso d’emergenza il numero verde 800854854 risponde alle chiamate dei cittadini che richiedono informazioni ed aggiornamenti sulle situazioni d’emergenza offrendo gratuitamente assistenza di tipo telefonica.

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