Domenico Messinese: il sindaco di Gela è fuori dai 5 Stelle

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-12-31

La comunicazione dell’espulsione arriva in serata dal MoVimento 5 Stelle Sicilia. Messinese accusato di non essersi tagliato lo stipendio e di aver favorito Eni. La base in Sicilia è d’accordo, quella a Gela è ancora divisa

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Alla fine un comunicato pubblicato sulla pagina del MoVimento 5 Stelle Sicilia ufficializza l’espulsione di Domenico Messinese, sindaco di Gela. Le motivazioni sono due: non essersi tagliato lo stipendio e non aver rispettato la linea dei grillini sulla politica energetica. Le due contestazioni arrivano dopo la cacciata dei tre assessori dalla giunta da parte del sindaco e la petizione del movimento di Gela per la sua espulsione.

Domenico Messinese: il sindaco di Gela è fuori dai 5 Stelle

Dai vertici del movimento ”non mi ha chiamato nessuno e devo dire che è molto che non li sento, nessuno ha mai chiesto spiegazioni personalmente. C’è stata abbastanza latitanza, se sono stati latitanti per mantenere la libertà di gestione dell’amministrazione locale questo è un merito, ma se invece è per poter abbandonare un sindaco che crede nel Movimento 5 Stelle questa è un’altra cosa”, aveva detto a Sky Tg24 il sindaco di Gela in merito alla possibilità che possa essere espulso dal Movimento. ”Io – ha spiegato – sono del M5S, perché la trasparenza, la chiarezza e l’onestà sono dentro di me, non mi faccio influenzare da dicerie. Le calunnie e gli attacchi mediatici non mi sono mai piaciuti. Le azioni di un amministratore devono essere sempre per il bene della collettività, mai per il bene dei singoli o di singole forze politiche”. La motivazione dell’espulsione di Messinese sulla pagina Facebook del MoVimento 5 Stelle Sicilia:

Il sindaco di Gela, Domenico Messinese, è venuto meno agli obblighi assunti con l’accettazione della candidatura e si è dimostrato totalmente fuori asse rispetto ai principi di comportamento degli eletti nel MoVimento 5 Stelle e anche alle politiche ambientali energetiche e occupazionali più accreditate in ambito europeo. Pertanto si pone fuori dal Movimento, di cui, da oggi, non fa più parte.
Messinese non ha provveduto al taglio del proprio stipendio, nonostante il consiglio comunale di Gela abbia votato anche un atto d’impegno in questo senso, col fine ulteriore di generare un effetto domino normativo che avrebbe portato automaticamente alla riduzione delle indennità degli assessori e dei consiglieri.
Messinese ha avallato il protocollo di intesa tra Eni, Ministero dello Sviluppo economico e Regione Siciliana. Un accordo che il gruppo parlamentare all’Ars del M5S ha osteggiato con tutte le sue forze non solo perché in aperto contrasto con i sui principi, ma anche perché contrario alle più accreditate politiche di tutela ambientale, energetiche, occupazionali e di economia turistica.
Il sindaco di Gela, invece di metterlo in discussione e bloccarlo, l’ha accettato consentendo che sul territorio di Gela si avviino attività di esplorazione e produzione di idrocarburi, con la perforazione di nuovi pozzi e la riapertura dei vecchi, in questo contribuendo a deturpare ulteriormente il paesaggio e compromettendo inevitabilmente l’equilibrio biologico delle acque costiere, oltre al grave danno derivante all’economia turistica della zona.
In ultimo avallando questo protocollo, Messinese accetta la riconversione degli impianti per la produzione di olio di palma, per avviare i piani di recupero dei livelli occupazionali. Programmi vetusti, totalmente avulsi dalle politiche energetiche e ambientali dettate dai nuovi obiettivi europei e, di conseguenza, piani che si stanno rivelando completamente inutili.

Messinese ha replicato alle accuse in un’intervista a Repubblica:

Sindaco, lei è fuori dal movimento.
«Sì? E chi lo dice?».
Un comunicato ufficiale di M5S.
«Ma prima non si facevano i referendum on-line? Ora devo apprendere la notizia dalla stampa? Eh no, questa si chiama epurazione. Con tutto il rispetto per Cancelleri (leader di 5stelle in Assemblea regionale, ndr) aspetto che me lo dica Grillo. Mi mandino magari un telegramma. Ma mi spieghino perché».
Non si è tagliato lo stipendio.
«E dove è scritto che dovevo farlo? Non nel mio programma. Il movimento fissa questo principio per i parlamentari che guadagnano 20 mila euro lordi al mese. Io ne percepisco appena tremila al mese: è lo stesso reddito che avevo prima, da ingegnere informatico alla Telecom. Solo che ora lavoro 7 giorni su 7. E devo mandare due figli all’università».
La accusano di essere filo-Eni.
«Sono un sindaco, ho l’obbligo di parlare con tutti. Se non mi siedo a trattare con l’Eni non ottengo le bonifiche. E io, prima di quelle, ho conquistato la perimetrazione delle aree inquinate. Lorsignori non lo sanno».
Suvvia, sindaco, cento missioni in cinque mesi.
«E che dovevo fare? Stare dietro una scrivania? No, vado a Palermo, a Roma, a chiedere attenzione per la mia cittadina dimenticata da tutti. Dal governo nazionale come dai vertici di 5stelle».

Come l’ha presa la città

Sulla pagina Facebook i commenti sono perlopiù di giubilo e di appoggio alla decisione. Pochissimi (e anche poco convinti) i critici.
domenico messinese gela 1.
Nel gruppo pubblico dei Grillini di Gela invece c’è un po’ di dialettica. «Ho ascoltato le dichiarazioni degli assessori 5 stelle licenziati dal Sindaco Messinese. mi pongo una domanda e la pongo anche a voi < ma se è come dite voi che Messinese non lavora per la città e gli atti portati non erano qualificanti, perché non lo avete denunciato prima e lo fate solo ora che vi ha cacciato? Perché non vi siete dimessi prima anzi lo avete difeso da quelli che queste cose le denunciavano. Forse che la poltrona veniva prima e andava salvaguardata?> Non siete credibili, il movimento 5 stelle ha fallito e voi grillini siete peggio dei politici di prima. Andate a casa», dice Marco. «Quando il M5S di Gela decise di mettere a capo fila il sig. Messinese dissi immediatamente che evidentemente nessuno di questi lo conosceva come me e aggiunsi sarà una zappata sui piedi e siccome io sono abituato a non mandarle a dire qualcuno contrariato mi gurdò male e chi mi ha risposto lo ha fatto in male modo così chiusi dicendo vedrete bruceremo il movimento di Gela. All’interno di quel gruppo che si presentava alle elezioni che hanno vinto c’è nerano almeno 10 candidabili a Sindaco. Di quello che avevo detto ne ero certo e non ho potuto fare niente. Ricordo a memoria la maggior parte dei grillini con i quali avevo chiarito il mio pensiero. Avrei potuto stare zitto ed aspettare gli eventi perchè io amo il M5S», dice invece Saverio. «Se fosse venuto un Angelo dal cielo a dirmi quello che sta accadendo nel movimento 5 stelle, non ci avrei creduto. Tutto vero. Pensavo che il movimento 5 stelle potesse essere diverso, non so. Devo ricredermi?», chiude Chiara.
 

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