Così Salvini molla il «Nord» e rimane con la «Lega»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-10-25

Il Capitano vuole togliere la parola dal nome del partito. Per trasformarlo in movimento autenticamente nazionale. Ma dalle sue parti in molti non sembrano d’accordo

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Matteo Salvini non vuole più il Nord. Al prossimo congresso della Lega il Capitano si prepara a chiedere di eliminare la parola “Nord” dal nome del partito per trasformarlo da soggetto politico del territorio padano in movimento autenticamente nazionale. Per fare questo, spiega Marco Cremonesi sul Corriere oggi, ha intenzione di convocare il congresso il giorno dopo il referendum sulle riforme per andare poi a discuterne in gennaio.

Così Salvini molla il «Nord» e rimane con la «Lega»

Dopo aver “salvato” Radio Padania con gli incassi della vendita della licenza nazionale, quindi, Salvini punta a farsi rinnovare il mandato in scadenza il 16 dicembre con una missione titanica: quella di cambiare l’articolo 1 dello Statuto, che recita che la Lega «ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana». Andando certamente a cozzare con l’unica opposizione rimasta nel Carroccio: Umberto Bossi. Il quale ha già fatto sapere in altre occasioni che l’idea della Lega Nazionale non gli pare brillantissima.

Resta il fatto che, Salvini lo sa, quel nordismo è troppo ingombrante per poter sperare di crescere in tutta Italia davvero. Primo problema, il nome. L’ipotesi di qualche tempo fa, chiamare il movimento «Lega dei popoli» (denominazione anche del gruppo alla Camera), pare tramontata. L’idea, dicono, è quella di limitarsi ad accorciare la ragione sociale e chiamarsi semplicemente Lega. Altra questione, i movimenti gemelli come Noi con Salvini, teste di ponte nel centro sud. Il segretario vorrebbe semplicemente inglobarli nella nuova Lega, ma anche questo è percorso accidentato. Spiega il perché, con tono fumante, un deputato: «In Lega si diventa militanti anni dopo aver preso la prima tessera. Quanta militanza si sono fatti quelli di Noi con Salvini?».
Riuscirà il segretario a far digerire ai circa cinquecento delegati del movimento che fu padano e pure celtista le modifiche allo statuto? Troverà il consenso, per esempio, dei Giovani Padani che ancora al raduno di Pontida di settembre, inneggiavano imperterriti all’indipendenza? Non è affatto detto. Soprattutto, non è detto che lui tenti la svolta vera. Non subito, se il conteggio preventivo di favorevoli e contrari portasse a risultati troppo incerti. Certamente, però, la vittoria dei No al referendum rafforzerebbe il segretario e la sua spinta propulsiva all’interno del movimento.

matteo salvini divisa poliziotto
Anche perché la strada per la credibilità è lunga. Venerdì scorso sulle pareti esterne dell’Officina San Domenico ad Andria, dove nel pomeriggio era prevista la presenza del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, e di altri esponenti politici, nell’ambito di una iniziativa chiamata “Prima le idee” sono state trovate scritte come: “Salvini razzista Andria non ti vuole“. Il coordinatore pugliese di ‘Noi con Salvini’ ha riferito, inoltre, che nel corso della notte sono state lanciate uova contro la sede del movimento a Corato. E lui? “Quelle scritte gliele farei pulire con la lingua, se uno scrive sui muri del suo paese è stato mal educato. Un conto è la critica politica, che ci sta, un conto è l’insulto e il danno alla propria città, sono tre scemi che non mi fanno paura”, ha commentato il leader nazionale.

Leggi sull’argomento: Matteo Salvini e il complotto delle Unioni Civili per aiutare i clandestini

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