“Zitti e buoni”: Giletti e gli uomini di potere che amano il titolo della canzone dei Maneskin | VIDEO

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Il titolo della canzone dei Maneskin che ha vinto il festival di Sanremo è stata l'occasione ieri per Massimo Giletti a Non è l'Arena per parlare di come gli "uomini di potere" vorrebbero ridurre al silenzio la stampa



Il titolo della canzone dei Maneskin che ha vinto il festival di Sanremo è stata l’occasione ieri per Massimo Giletti a Non è l’Arena per parlare di come gli “uomini di potere” vorrebbero ridurre al silenzio la stampa: “Zitti e buoni”, così dovrebbero essere i giornalisti che danno fastidio a certi poteri, racconta il conduttore della trasmissione: “Zitti e buoni potrebbe essere un titolo che piace a certi uomini di potere infastiditi da quei giornalisti che non demordono. Che tentano di avere delle risposte: perché questo è il nostro lavoro. Veniamo chiamati ‘giornalisti da marciapiede’, in modo denigratorio. Io mi vanto di essere un giornalista da marciapiede”. Giletti poi ringrazia i suoi inviati che stanno per strada ore e ore con qualsiasi condizione meteorologica, con il freddo o con il vento, solo per avere una risposta. “Una società che non fa più domande è una società destinata al declino”, spiega riferendosi alle domande al ministro Speranza sul piano pandemico e ad Arcuri, che non è pù commissario per l’emergenza Covid “certamente grazie a Draghi, ma forse anche grazie alle inchieste”. Infine cita il Papa, che durante il suo viaggio in Iraq ha detto “coltivate i vostri sogni”. Giletti spiega che non bisogna perdere la speranza che le cose possano cambiare.





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