Tra le aziende che hanno sospeso i rapporti con la Russia c’è anche McDonald’s: la catena di ristoranti fast food, insediatasi nel Paese nel gennaio del 1990 col primo punto vendita a Mosca in Piazza Pushkin, ha abbassato le serrande dei suoi 850 esercizi pur continuando a pagare i suoi 62.000 dipendenti “che hanno messo il loro cuore e la loro anima nel nostro marchio”. Vjačeslav Viktorovič Volodin, presidente della Duma, dopo aver appreso la notizia aveva fatto sapere che “sarebbe il caso di sostituire i ristoranti della catena di fast food americana con dei locali autoctoni”.
Va in questa direzione la registrazione di un marchio russo incredibilmente simile a quello del pagliaccio, se non fosse che l’iconica “M” è sdraiata sul fianco destro a formare una “B”: si chiama “Zio Vanya”, in onore di un dramma dello scrittore russo Anton Cechov. A segnalarlo è stato su Twitter Josh Gerben, avvocato della Gerben Law Firm specializzato in materia di proprietà intellettuale.
Trademark squatting has begun in Russia.
On March 12th, a trademark application was filed for the McDonald’s logo with the words “Uncle Vanya.”
The Russian State Duma had earlier suggested that Russia would replace all McDonald’s with “Uncle Vanya’s.”
h/t @Oh_89 #McDonalds pic.twitter.com/JlUfkLK67J
— Josh Gerben (@JoshGerben) March 16, 2022
Le materie prime utilizzate nella nuova catena saranno “russe al 100%” e i posti di lavoro dovrebbero essere conservati, mentre i prezzi dovrebbero essere ridotti. Secondo il documento di deposito del marchio “Zio Vanya” opererà come snack bar, caffetteria, ristorante (anche self service), bar, consegna a domicilio e catering.