«I grillini sono centristi e pronti ad abbracciare il sistema»

Yanis Varoufakis, uno che di ribellioni se ne intende, analizza il quadro politico italiano e le posizioni di Lega e 5 Stelle sull'Europa

Yanis Varoufakis, ex ministro dell’Economia della Grecia dimessosi in polemica con Alexis Tsipras, rilascia oggi un’intervista alla Stampa nella quale spiega che il MoVimento 5 Stelle non è di sinistra viste le sue posizioni su migranti e stranieri (i famigerati taxi del mare che Di Maio è riuscito incredibilmente a smentire) 



Qual è il suo punto di vista sul Movimento Cinque Stelle? Populismo o nuova sinistra?
«Nessun partito che investe nel timore del migrante, dello straniero, del rifugiato può definirsi di sinistra. Il termine “populista” è stato ampiamente abusato».

E in politica economica?
«Il Movimento 5 Stelle sta chiaramente cercando di riposizionarsi come un partito centrista di cui le istituzioni possano fidarsi. Cerca di mantenere quello che
molti percepiscono come radicalismo prendendo di mira la vecchia e corrotta classe politica, evitando però di sfidare il “sistema” stesso».



Serve ad arrivare al governo?
«Quando un sistema fallisce come sta accadendo in Italia e in Europa – il tentativo di abbracciarlo criticandone i funzionari mi sembra destinato alla rovina».

Che cosa pensa del reddito di cittadinanza?
«Quello che propone il Movimento 5 Stelle è in realtà un salario minimo condizionato alla ricerca di un lavoro. Una misura standard in diversi Paesi dell’Europa centro-settentrionale. Molti italiani lo vedono come un barlume di speranza, quindi non va criticato a priori. Purché non sia finanziato con tagli ad altri servizi sociali».



M5S e Lega vogliono forzare le regole europee, criticano l’euro e il fiscal compact: quali saranno gli effetti?
«Ci ha già provato Renzi. Il suo grossolano errore è stato quello di pretendere, come un bambino viziato, il diritto dell’Italia di piegare le regole del fiscal compact senza però richiedere un nuovo dibattito in Europa – come presidente del Consiglio aveva il dovere di farlo – per ridisegnarne le regole. Per me è chiaro che, in mancanza di proposte serie su come ridisegnare la zona euro, il M5S e la Lega sono destinati a ripetere lo stesso errore».

Questi partiti, una volta al governo, si ripiegheranno nel sistema come fece Tsipras?
«Proprio come Tsipras e Renzi, è il destino di qualsiasi politico a cui mancano una proposta completa su come ridisegnare la zona euro e il coraggio di dire no a Berlino e Francoforte quando la proposta viene respinta».

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