L'improvvisa passione per gli UFO di Wikileaks

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-10-11

Da qualche tempo Wikileaks sta prendendo di mira Hillary Clinton. Uno dei metodi preferiti è la pubblicazione delle email sugli UFO del direttore della sua campagna elettorale, John Podesta. Dopo lo “scoop” su Vaticano e alieni oggi ci tocca quello sui Blink 182 e gli UFO

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Wikileaks era un tempo famosa per portare alla luce informazioni riguardanti scandali, rapporti informativi segreti che hanno aiutato a comprendere la visione della politica estera degli USA e operazioni militari illegali con vittime civili. Da qualche tempo però il sito fondato da Julian Assange sembra essere più interessato al gossip. Ieri il Fatto Quotidiano dava la notizia (poi cancellata) che il Wikileaks aveva appena rivelato che il Papa era al corrente dell’esistenza degli UFO (la fonte della notizia è il tabloid britannico Daily Express). Come se non bastasse il Papa ieri il Wall Street Journal dava la notizia che anche Tom DeLonge è al corrente dell’esistenza degli UFO.
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Il Papa ascolta i Blink 182?

Facciamo un passo indietro: qualche tempo fa l’Aeronautica Militare USA ha desecretato una serie di documenti riguardanti indagini “riservate” su segnalazioni di avvistamenti di UFO. A maggio la Clinton ha lasciato intendere che, qualora fosse stata eletta alla Casa Bianca, avrebbe aperto i cosiddetti X-Files per fare luce sul fenomeno degli UFO e degli omini verdi. Ma cosa c’entra la campagna presidenziale con gli UFO? Davvero l’ex Segretario di Stato è una fanatica degli alieni come certi invasati che imperversano su Internet? Come spiega The Verge bisogna cercare la persona che consiglia la Clinton in materia, e questa persona è John D. Podesta attualmente direttore della campagna presidenziale della Clinton che in passato è stato anche consigliere di Bill Clinton e Barack Obama. Tra le altre cose Podesta è anche un grande appassionato di UFO (pare abbia addirittura fondato un fan club ufficiale di X-Files alla Casa Bianca durante l’era Clinton) e non ne fa certo mistero avendo scritto diversi articoli sulla necessità per il Governo e i militari di venire allo scoperto e dichiarare pubblicamente quello che si sa sugli alieni. Guarda caso sono state proprio le email di Podesta a essere hackerate e pubblicate su Wikileaks. Una di queste mail è quella riguardante il Vaticano e gli alieni, come confidato a Podesta dall’astronauta del programma Apollo Mitchell Edgar (il sesto uomo a mettere piede sulla Luna) dove viene fatto riferimento al fatto che un’amica di Edgar sostiene che in Vaticano sono a conoscenza dell’esistenza degli alieni. L’amica di Edgar è Terri Mansfield, direttrice del ETI Peace Task Force (dove ETI sta per Extraterrestrial Intelligence).
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Cosa c’entra Tom DeLonge?

Tramite Podesta si arriva anche a Tom DeLonge, che non è uno scienziato o un astronauta ma l’ex-chitarrista dei Blink 182. Ancora una volta Wikileaks ha infatti pubblicato una mail inviata da DeLonge a Podesta nella quale il chitarrista fa riferimento ad alcune ricerche sugli UFO. DeLonge infatti è un noto appassionato di omini verdi, pare che addirittura questo suo interessamento per gli UFO sia uno dei motivi della cacciata dalla band, anche se lui ha smentito seccamente questa ipotesi confermando però di essere al lavoro su un documentario (che fa parte di un progetto ben più ampio dal nome Sekret Machines) sugli alieni. Un’opera di finzione “basata su eventi reali” per la quale DeLonge ha collaborato con membri del Governo e del Dipartimento della Difesa (DOD). Insomma, si tratta di qualcosa che mira a “fare luce” sul fenomeno degli UFO e su quello che il Governo USA sa al riguardo. Si suppone a questo punto che la fonte delle “informazioni” in possesso di DeLonge sia lo stesso Podesta. A confermare il rapporto tra i due ci sono quindi le famose email pubblicate da Wikileaks. In una, datata 2015, Tom DeLonge riferisce a Podesta dei progressi che sta facendo per la produzione del suo documentario e gli chiede se fosse possibile organizzare un incontro riguardo “al nostro argomento delicato”, si tratterebbe a quanto pare di due ufficiali del DOD in possesso di informazioni riservate, il tono della mail è molo criptico:

I would like to bring two very “important” people out to meet you in DC. I think you will find them very interesting, as they were principal leadership relating to our sensitive topic. Both were in charge of most fragile divisions, as it relates to Classified Science and DOD topics. Other words, these are A-Level officials. Worth our time, and as well the investment to bring all the way out to you. I just need 2 hours from you.

In una seconda email, risalente a fine gennaio 2016, DeLonge scrive di nuovo a Podesta per rivelargli di aver lavorato per quattro mesi a fianco del Generale McCasland che apparentemente è un ex ufficiale dell’Aviazione Militare che ha avuto a che fare con il famoso incidente di Roswell.

Trust me, the advice is already been happening on how to do all this. He just has to say that out loud, but he is very, very aware- as he was in charge of all of the stuff. When Roswell crashed, they shipped it to the laboratory at Wright Patterson Air Force Base. General McCasland was in charge of that exact laboratory up to a couple years ago.

Insomma, Podesta e DeLonge condividono un interesse comune (per quanto discutibile) e questo spiega questo scambio di email dove non si fa riferimento a nessun piano segreto della Clinton per vendere il Pianeta Terra a Xenu o a qualche altro dominatore alieno. L’intento di DeLonge sembra piuttosto chiaro, raccogliere materiale per il suo progetto (il libro è da poco in vendita). Quello di Wikileaks sembra altrettanto chiaro: punire la Clinton per la faccenda delle email quando era Segretario di Stato e aiutare la campagna elettorale di Trump (e indirettamente Putin). Il risvolto interessante di questa faccenda di per sé abbastanza ridicola è un altro: chissà cosa avranno da dire quelli che si strappano quotidianamente le vesti per il controllo delle grandi multinazionali dell’informazione deplorando il controllo sui dati che i privati cittadini si scambiano via mail ora che è Wikileaks a fare la stessa cosa.

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