Vittorio Sgarbi lascia la Sicilia

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Le dimissioni annunciate dall'assessorato alla Cultura dopo gli scontri di questi mesi con i grillini

Travolto dalla guerra da lui stesso scatenata, Vittorio Sgarbi lascerà l’assessorato alla Cultura della Regione Sicilia il 27 marzo. Sgarbi, eletto come deputato alla Camera, aveva detto che non sarebbe rimasto in sella solo se fosse stato nominato ministro dei Beni Culturali, nomina che oggi appare molto difficile. Invece, come ha annunciato il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Micciché in una nota in cui si parlava delle sessioni per il bilancio, tra undici giorni dovrebbero essere depositate le sue dimissioni.



Vittorio Sgarbi lascia la Sicilia

Sgarbi era finito ripetutamente nel mirino del MoVimento 5 Stelle in questi mesi a causa della campagna elettorale in cui si era scontrato (perdendo nettamente) nel collegio di Luigi Di Maio in Campania. Successivamente Striscia la Notizia lo aveva accusato – a torto – di aver fatto circolare le notizie sulle code ai CAF per il reddito di cittadinanza, scatenando così ulteriormente le ire dei grillini.  Soddisfatto il M5s: “Apprendiamo che Sgarbi andrebbe verso le dimissioni. Sarebbe l’unica cosa buona fatta dall’assessore durante il suo inutilissimo mandato”, commenta la capogruppo Valentina Zafarana il probabile addio di Sgarbi alla Sicilia, “dove nessuno sentirà la sua mancanza”.



Spettacolari anche i litigi in tv, l’ultimo con Andrea Scanzi. La sua pagina Facebook testimonia le guerre degli ultimi mesi, con post pieni di offese nei suoi confronti:



Ieri intanto lui ha allegramente rincarato la dose: «In realtà mi dispiace aver aggredito questo giovane, che tra l’altro è anche tenero e ha dei sentimenti così nobili. Recentemente ho scoperto che ha un fidanzato, Vincenzo Spadafora. Sono felice finalmente di avere un premier gay, così sereno e affettuoso e sorridente», ha detto nel corso del programma Quelli che dopo il tg, condotto da Luca e Paolo e Mia Ceran su Rai 2.