«Virginia Raggi sapeva dell'indagine su Paola Muraro»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-09-05

Virginia Raggi era venuta a sapere dell’indagine della procura di Roma su Paola Muraro ma ha deciso di nominarla assessora lo stesso. Lo scrive oggi Il Giornale in un articolo a firma di Anna Maria Greco ed è l’unico quotidiano a riportare questa indiscrezione che, se fosse vera, potrebbe portare a risvolti clamorosi: è inutile …

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Virginia Raggi era venuta a sapere dell’indagine della procura di Roma su Paola Muraro ma ha deciso di nominarla assessora lo stesso. Lo scrive oggi Il Giornale in un articolo a firma di Anna Maria Greco ed è l’unico quotidiano a riportare questa indiscrezione che, se fosse vera, potrebbe portare a risvolti clamorosi: è inutile infatti ricordare che Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, è stato sospeso dal MoVimento 5 Stelle – ed è ancora sub judice nei più di cento giorni di Peppitudine che ha dovuto subire – per aver nascosto l’arrivo di un avviso di garanzia. Se la Raggi ha davvero nascosto a tutti, compresi i membri del Direttorio, che la Muraro era sotto indagine si possono facilmente immaginare le conseguenze che indubitabilmente il M5S dovrà trarre.
paola muraro indagata virginia raggi 2 paola muraro indagata virginia raggi 1

Ecco come andarono le cose, secondo fonti ben informate. La prima cittadina Cinque Stelle quando scelse i membri della sua giunta chiese a tutti il certificato dei carichi pendenti ex articolo 335 c.p.p., secondo le regole del Movimento. La Muraro, come gli altri, risultò «pulita». Ma poco dopo il pm Alberto Galanti, che conduce l’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti a Roma, fece sapere alla sindaca che era il caso di chiedere un nuovo certificato aggiornato sulla grande esperta di immondizia. Lei e il suo legale a questo punto capirono che l’aspirante assessora era finita nell’inchiesta.
Ma cercarono di fare resistenza, insistettero con la Raggi dicendo che non ce n’era bisogno, visto che era già stato accertato che nessuna ombra giudiziaria pesava sull’ex consulente dell’Ama e assicurarono che la Muraro avrebbe parlato con i pm per chiarire tutto e per far archiviare il caso in breve tempo. Fatto sta che alla fine la Muraro, però, fu costretta a chiedere un nuovo certificato alla Procura e da questo risultò senza ombra di dubbio che era sottoposta ad indagine per il reato 256 comma 4 del testo unico per l’Ambiente, cioè per violazione delle norme ambientali sulla gestione dei rifiuti. Probabilmente, si tratta dell’impianto di Manlio Cerroni a Rocca Cencia. La Raggi, però, avrebbe deciso che questo fatto non rendeva la Muraro incompatibile con l’assunzione del suo incarico in giunta. La nomina proprio in quei giorni era andata in porto e in Campidoglio non la si voleva rimettere in discussione, nella speranza che tutto si chiudesse in breve tempo, senza che la notizia trapelasse.

Fin qui il racconto del Giornale. In attesa di smentite che potrebbero arrivare dalla procura, dal Campidoglio o dalla Muraro pare però francamente incredibile che la Raggi abbia rischiato così tanto nominando un assessore indagato ben conoscendo le conseguenze in tal senso che sono arrivate negli anni quando in queste situazioni è finito il MoVimento 5 Stelle. Visto che le vicende di Nogarin e Pizzarotti sono finite su tutti i giornali, sarebbe davvero strano che la Raggi abbia fatto finta di niente commettendo lo stesso “errore” di Pizzarotti.
EDIT: Alla fine nella sostanza l’articolo del Giornale viene confermato dall’audizione in commissione di Raggi e Muraro. La Muraro era indagata, lo sapeva da luglio in base a una sua richiesta e aveva informato per tempo la sindaca. Qui parliamo dell’audizione:

Leggi sull’argomento: Paola Muraro è indagata dal 21 aprile (e lo sa da luglio)

 

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