Virginia Raggi celebra il primo matrimonio gay di Roma

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-09-17

“Benvenuti, vi vedo giustamente. emozionatissimi. È un momento importante, una grande emozione. Nasce una nuova coppia e una nuova famiglia”. Con queste parole il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha celebrato, nella Sala Rossa del Campidoglio, il primo matrimonio gay della Capitale. “Vi auguro una unione lunga e divertente- ha detto Raggi, prima di leggere …

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“Benvenuti, vi vedo giustamente. emozionatissimi. È un momento importante, una grande emozione. Nasce una nuova coppia e una nuova famiglia”. Con queste parole il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha celebrato, nella Sala Rossa del Campidoglio, il primo matrimonio gay della Capitale. “Vi auguro una unione lunga e divertente- ha detto Raggi, prima di leggere gli articoli del codice civile- potrebbe avere qualche scossone ma vi auguro di superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti. Questa è la sfida che vi accingete a intraprendere. Andate avanti a testa alta con forza e divertitevi, il segreto è divertirsi. Vi auguro una vita intensa”.
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Gli sposi sono Francisco Raffaele Villarusso, 43 anni, nato a Cerignola, e Luca De Sario, 30 anni, di Roma. Francesco e Luca hanno pronunciato il loro ‘sì’ nella Sala Rossa di palazzo dei Conservatori dove tradizionalmente si tengono i riti civili di matrimonio. Vestiti in modo identico, in completo grigio pantalone e gilet, camicia con jabot e cilindro viola con piuma, i due sposi sono stati accolti dall’applauso di amici e parenti, e da una schiera di telecamere e fotoreporter pronti a immortalare l’evento in piazza del Campidoglio. Fidanzati già da qualche anno Francesco Raffaele, 43enne nato a Cerignola e Luca, trentenne, secondo quanto prescrive la legge Cirinnà, formalizzeranno la loro unione alla presenza di due testimoni, scegliendo se mantenere entrambi il cognome di origine oppure unificarli con uno dei loro due cognomi. Per la legge dovranno offririsi a vicenda assistenza morale e materiale, e coabitare. Non sono tenuti al vincolo di fedeltà reciproca, potranno scegliere se mettere in comune o meno i propri beni, decidendolo oggi e potranno avere gli stessi diritti successori e pensionistici di tutti gli altri sposi.

Leggi sull’argomento: Il Vaticano contro Virginia Raggi

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