Il video delle due donne imprigionate in un gabbiotto da due dipendenti della LIDL di Follonica

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-02-24

Gli addetti di un supermercato di Follonica sono stati denunciati dai carabinieri per sequestro di persona. L’azienda minaccia provvedimenti. I commenti razzisti sulle pagine Facebook che hanno hostato il video

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«Non si può entrare nell’angolo rotture della LIDL»: hanno rinchiuso due donne nomadi in un gabbiotto dove si trovano i cassonetti per la carta, hanno ripreso con un telefonino le loro urla perché volevano uscire dalla improvvisata prigione, poi hanno postato il video sui social: per questo tre addetti di un supermercato di Follonica (Grosseto) sono stati denunciati dai carabinieri ai quali le donne si sono rivolte dopo essere state liberate. La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. La ‘prigionia’ delle due donne, sorprese dagli addetti a prendere carta e cartone dai cassonetti, è durata pochi minuti ma il video postato su Facebook ha totalizzato centinaia di migliaia di visualizzazioni e commenti razzisti.

Il video delle due donne imprigionate nel gabbiotto della LIDL di Follonica

Nelle immagini si vede il gabbiotto e due degli addetti che ridono e dicono alle due donne, che si trovano oltre una parete del gabbiotto, di che non si doveva entrare in quell’area, mentre un terzo riprende la scena dicendo con tono canzonatorio «Non si può entrare nell’angolo rotture della LIDL». Il riferimento è al gabbiotto che custodisce gli oggetti difettosi che l’azienda deve restituire ai fornitori per provvedere alla sostituzione. Evidentemente le due donne sono entrate dentro il gabbiotto, sono state viste dai tre dipendenti che le hanno rinchiuse dentro. Poi l’inquadratura si sposta sulla parte superiore del gabbiotto, coperta da sbarre, e si vedono le due donne urlare e disperarsi. Dopo la loro liberazione, quasi sicuramente ad opera degli stessi addetti, le due donne si sono rivolte ai carabinieri. Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook “Non sono bello ma spaccio” e poi da Welcome to Favelas.

«Siamo venuti a conoscenza del video diffuso in rete — ha fatto sapere Lidl Italia con un comunicato — Prendiamo le distanze senza riserva alcuna dal contenuto del filmato che va contro ogni nostro principio aziendale». «Lidl Italia — si legge nella nota — si dissocia e condanna fermamente comportamenti di questo tipo. L’Azienda sta verificando le circostanze legate al video e si avvarrà di tutti gli strumenti a disposizione, al fine di adottare i provvedimenti necessari nelle sedi più opportune».

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(La Repubblica, 24 febbraio 2017)

Scrive oggi Repubblica che dopo aver visionato le immagini i carabinieri hanno riconosciuto una delle due nomadi, di circa 50 anni, e hanno ascoltato la sua testimonianza. Poi hanno individuato i dipendenti grazie alla collaborazione della catena tedesca dei supermercati che subito si è dissociata da quanto accaduto. Il video è circolato pure tra gli abitanti di Follonica. Anche il sindaco Andrea Benini lo ha visto durante il consiglio comunale: «È una cosa di una gravità inaudita — ha commentato — serve una reazione della comunità civile». I dipendenti del Lidl, spiega il Giornale, si sarebbero difesi spiegando di voler bloccare le donne in attesa delle Forze dell’ordine. Che però non hanno mai chiamato:

I carabinieri di Follonica riferiscono al Giornale che «entrambi i giovani non sembrano essersi resi conto della gravità del loro comportamento». Sostengono di «aver sorpreso le due nomadi a rubare in un’area chiusa al pubblico» e di averle per questo «bloccate in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, prontamente avvertite». Ma la verità è che nessuna chiamata da parte loro è mai arrivata al 112 dell’Arma. L’unica testimoniata di come siano andati i fatti è data invece da quel video.

«Non si può entrare nell’angolo rotture della LIDL»

Il video pubblicato sulle pagine Facebook ha generato una serie di commenti razzisti:
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Insieme, ci sono anche quelli che criticano quello che si vede nel filmato e accusano di razzismo, ma sono una minoranza: «Sarà anche gente di merda perché va a rubare in giro ma rinchiudere una persona solo perche staa rovistando nei cassonetti è roba da animali, detto questo ricordatevi che la povertà porta a fare cose di cui non si può andar fieri», «E cosa ci sarebbe di divertente scusate? Disperati che cercan cibo nella spazzatura per poter mangiare, la cosa assurda è che in italia i supermercati sono obbligati per legge a gettare nell’immondizia gli alimenti: scaduti, ammaccati o semplicemente con la confezione rovinata. Sarebbe molto più semplice regalarli a chi ne ha bisogno. Ma il problema sono gli zingari vero? Caproni ignoranti», «Ci sta che le hanno fermate…ma filmare tutto e prenderle per il c…. e solo segno di ignoranza. Non c’era bisogno!! Magari soffriva di claustrofobia non ci pensate?? E chi applaude questa scena è solo una pecora che non capisce che tutto ha un limite!!».
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Anche sulla pagina Welcome to Favelas i commenti sono dello stesso tenore:
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Anche se non sembrano molto apprezzati i commenti che fanno notare l’ovvio:
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E come se non bastassero i commenti razzisti contro le nomadi imprigionate al Lidl di Follonica la pagina Esalazione Mefitica 2.0 ha pubblicato un video che monta le scene di Jurassic Park sostituendo le immagini dei dinosauri con quelle delle donne intrappolate nel gabbiotto. Il significato non serve neanche spiegarlo. Per chi ha fatto il video quelle donne sono animali.

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