La marcia indietro di Luca Zaia sui vaccini

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-09-07

Il Veneto ha deciso di sospendere il decreto di moratoria di due anni per l’applicazione delle norme sui vaccini. La guerra del Veneto, diventato in poco tempo l’idolo degli antivax, va verso una tregua con il governo proprio mentre Matteo Salvini riempiva di complimenti il governatore per la decisione. “Apprendiamo con soddisfazione la decisione del …

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Il Veneto ha deciso di sospendere il decreto di moratoria di due anni per l’applicazione delle norme sui vaccini. La guerra del Veneto, diventato in poco tempo l’idolo degli antivax, va verso una tregua con il governo proprio mentre Matteo Salvini riempiva di complimenti il governatore per la decisione. “Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale”, ha fatto sapere la ministra Beatrice Lorenzin.
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Zaia rileva che Mantoan gli ha scritto una lettera nella quale “conferma la sua posizione” riguardo all’interpretazione della legge sul fronte della possibilità “di fare un moratoria fino al 2019 per i bambini dai zero ai sei anni già iscritti agli asili o scuole d’infanzia privi di vaccinazione, interpretazione non condivisa dal ministero”. “Mi ha comunicato – rileva Zaia – di sospendere temporaneamente con decisione autonoma, come peraltro avvenuto nella formulazione del decreto; di confermare l’interpretazione autentica della legge e di chiedere che l’amministrazione regionale si possa attivare per un parere autorevole rispetto a questo contenzioso. Pertanto – sottolinea Zaiaalla comunicazione fatta da Mantoan sulla sospensione confermo che chiediamo che venga inoltrato il quesito direttamente al Consiglio di Stato, istituzione deputata a dare una interpretazione autentica per Regione e ministero del testo di legge”. Intanto la giunta regionale del Veneto, che aveva presentato mesi fa un ricorso contro l’allora decreto legge sui vaccini obbligatori, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale anche la legge di conversione dello stesso decreto firmato dai ministri Lorenzin e Fedeli. Il ricorso, che era stato preannunciato dal governatore Luca Zaia in occasione del primo provvedimento e che di fatto è un passaggio necessario dopo che il decreto è diventato legge, riprende molte delle indicazioni contenute nel primo atto ma le aggiorna alla luce delle modifiche al decreto apportate in sede parlamentare.

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I vaccini obbligatori (La Repubblica, 5 settembre 2017)

Al centro della richiesta di incostituzionalità della legge, come riporta la stampa locale, l’assenza di elementi che possano giustificare una decretazione d’urgenza che impone una decina di vaccinazioni; la mancanza di considerazione della copertura delle spese per avviare le campagne vaccinali obbligatorie, che per il Veneto comporterebbe una spesa aggiuntiva di 13,9 milioni di euro.Nel ricorso anche la richiesta alla corte di sospensiva degli effetti della legge.
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Sulla sua pagina Facebook Luca Zaia ha parlato del ricorso alla Corte Costituzionale ma non ha rilasciato alcun aggiornamento sulla sospensione della moratoria. Ciò nonostante molti gli stanno rimproverando la decisione che rimette la Regione Veneto al pari con le altre.

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