Gli universitari senza borse di studio

Categorie: Economia, FAQ

7500 studenti che ne avrebbero diritto non avranno borse di studio. Mancano 130 milioni di finanziamento statale, il buco coperto solo in parte da Regioni e atenei

Sono oltre 7.400 gli studenti universitari risultati idonei a ricevere la borsa per l’anno accademico 2016-2017, quindi con tutte le carte in regola, ma restano in lista d’attesa perché di fatto i soldi non ci sono. Tutto parte, racconta oggi il Messaggero, dal 2015-2016: ben 35mila ragazzi hanno perso la borsa di studio universitaria a causa delle modifiche apportate all’indicatore Isee. Nell’anno successivo i fondi sono aumentati, riportando la situazione alla“vecchia” normalità dove vengono esclusi dalla borsa 7.441 aventi diritto.



«Mancano ancora 130 milioni di euro sul Fondo integrativo statale per garantire una copertura totale degli idonei, nonostante l’aumento dell’ultimo anno che lo ha portato a 219 milioni – spiega Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari – il sottofinanziamento del sistema di diritto allo studio sta provocando una distorsione delle fonti di finanziamento per provare a coprire tutti gli idonei alla borsa: oltre ai fondi immessi dagli atenei, infatti, molte regioni sono costrette a utilizzare i Fondi Sociali Europei per coprire le borse, invece di utilizzarli per migliorare la qualità dei servizi offerti»

Le borse di studio in Italia (Il Messaggero, 12 marzo 2018)

In base alla ripartizione del Fis per il 2017, le regioni del Sud ottengono un aumento del 40% mentre quelle del Centro perdono il 7,3% e quelle del Nord perdono il 13,7%. Nel dettaglio, il Lazio, il Piemonte, la Lombardia e la Valle d’Aosta hanno perso il 20% rispetto al 2016: per il Lazio sono spariti 5,8 milioni di euro, in Piemonte 2,5 milioni e nella Lombardia 4,6 milioni, il Veneto ha perso 2,5 milioni e l’Emilia Romagna 1,9. Buone notizie invece per il meridione dove la Sicilia è passata dai 12,5 milioni del 2016 ai 25 del 2017, la Puglia e la Calabria hanno guadagnato 4 milioni di euro ciascuna e la Sardegna 3,5 milioni.



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