La caccia ai 100 passeggeri atterrati a Roma da Londra per un positivo alla variante inglese

Categorie: Fatti

La lista dei passeggeri è stata diffusa alle diverse Asl del Lazio e consegnata ai Dipartimenti di prevenzione. Alcuni di loro sono stati rintracciati

Un cittadino inglese atterrato a Fiumicino è risultato positivo al covid, e molto probabilmente alla variante inglese. E ora è partita la caccia per reperire tutti gli altri viaggiatori – per la maggior parte imprenditori che fanno la spola tra l’Italia e il Regno Unito – che da Londra sono arrivati all’aeroporto di Roma.



La caccia ai 100 passeggeri atterrati a Roma da Londra per un positivo alla variante inglese

Si sta infatti lavorando per rintracciare chiunque sia salito su quell’aereo per evitare che entrino in contatto con altre persone e che diventino in questo modo contagiosi. Una volta dato l’allarme, la lista dei passeggeri è stata diffusa alle diverse Asl del Lazio e consegnata ai Dipartimenti di prevenzione. Molti dei 100 passeggeri sono stati già rintracciati e sottoposti a tampone molecolare, sulle tracce degli altri invece ci sono ora i carabinieri. Una corsa contro il tempo perché -lo ricordiamo- la variante inglese, insieme a quella brasiliana e sudafricana, è tra le più letali e difficile da combattere. Anche perché non si sa bene che effetto possano avere su di loro i vaccini (sembra che AstraZeneca non protegga dalla variante sudafricana). A raccontarne la storia è la redazione romana di Repubblica:

“Abbiamo circa un 18% interessato dalla variante inglese e la nostra è una corsa contro il tempo, ecco perché è importante avere le giuste dosi di tutti i vaccini ” , ha dichiarato ieri parlando della situazione dei contagi nel Lazio l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato. E sempre ieri l’Istituto superiore di sanità, relativamente alla variante VOC 202012/ 01 ha chiesto un rafforzamento delle misure in tutto il Paese. Abbastanza per comprendere il grado di allarme legato al volo proveniente da Londra e a quei cento passeggeri che, se contagiati, potrebbero contribuire notevolmente a diffondere la variante inglese nel Lazio. La maggior parte di loro sono stati comunque rintracciati e sottoposti a tampone molecolare, inviato sempre allo Spallanzani per gli accertamenti, mentre sulle tracce di quelli che mancano ancora all’appello le autorità sanitarie hanno messo i carabinieri.