Il mistero dell’UFO in volo sui cieli di Torino

Diversi persone hanno avvistato un "oggetto luminoso" di forma circolare nei cieli del Piemonte che poi sarebbe stato inseguito da due caccia militari. L'Aeronautica Militare smentisce l'ipotesi di voli a bassa quota e spunta quella di un drone "fuori controllo", ma non è confermata nemmeno questa. Nel frattempo il PD presenta un'interrogazione al ministro della Difesa

Uno dei testimoni che ha visto l’Ufo in Piemonte ha parlato di «uno strano oggetto a forma circolare, sospeso nell’aria senza accennare alcun movimento, con una forte luce bianca che puntava verso il basso». Un altro ha raccontato di aver notato «due aerei da caccia, probabilmente velivoli militari provenienti dalla zona pianeggiante, che a forte velocità e al buio si stavano avvicinando a bassa quota verso l’oggetto non identificato». Il terzetto sarebbe poi scomparso dalla vista; l’Ufo tra le nuvole e i due caccia tra le montagne.



Cos’era l’Ufo avvistato sui cieli del Piemonte?

Gli avvistamenti multipli sono avvenuti nella notte di mercoledì 6 giugno intorno alle 23 in alcuni comuni della provincia di Torino (Corio, Rocca Canavese, Levone e Barbania). I velivoli potrebbero essersi diretti verso l’alta Val Gallenca e la Valle Orco ma allo stato attuale non si sa nulla. Nel frattempo le tre denunce presentate ai Carabinieri di Corio sono state trasmesse alla Procura di Ivrea che ha aperto un fascicolo.

Fonte: La Repubblica di Torino del 12/06/2018

Oltre alle testimonianze di chi ha visto “l’Ufo” – non un astronave aliena ma più prosaicamente un “oggetto volante non identificato” – non si sa altro. C’è chi ha ipotizzato che i due caccia provenissero dalla base del 51° Stormo di Istrana (Treviso), mandati ad intercettare lo strano “disco volante”. Una situazione simile a quella avvenuta nel caso di ipotesi di dirottamento per un volo Air France a marzo. Ma l’Aeronautica Militare ha negato che sulla zona ci siano stati sorvoli a bassa quota. Riguardo l’identificazione dell’Ufo si ritiene che possa essersi trattato di un drone, non però di quelli ad uso militare perché non risulta ci siano state esercitazioni nella zona. Anche se c’è chi crede che si sia trattato di un  drone “fuori controllo” come quello sviluppato dall’azienda torinese Alenia (ora Leonardo). L’unico velivolo militare in sorvolo sull’area interessata dagli avvistamenti quella notte era un Tornado impegnato in un’operazione di addestramento al volo notturno. Un solo aereo però, e non i due visti dai testimoni, e che volava ad una quota di 15 mila piedi (4.500 metri); decisamente non a bassa quota.



L’interrogazione dei parlamentari PD sull’Ufo in Piemonte

Il mistero per ora rimane. Un testimone ad esempio ha ipotizzato che gli aerei militari fossero partiti dall’aeroporto di Caselle da dove però non decollano caccia intercettori. All’ora degli avvistamenti infatti ha udito un rumore “anomalo” provenire da quella direzione. Non è chiaro però come abbia fatto un drone civile a essersi reso “intercettabile” dai radar del controllo aereo (avrebbe dovuto volare ad una certa altitudine) e soprattutto essere visto quasi contemporaneamente in quattro posti diversi. Del resto è vero che Alenia produce droni (uno anche di forma circolare. Ma bisogna tenere conto che il nuovo prototipo di drone-bersaglio (che viene utilizzato per l’addestramento dei piloti dei caccia intercettori) per cui Alenia ha da poco ultimato i test è stato testato in un poligono militare in Sardegna e non sopra una zona abitata. Questo drone però non ha forma circolare.



È possibile quindi che quello che i testimoni hanno visto sia stata un’esercitazione dove un Tornado stava “inseguendo” un drone M-40, che però non era sfuggito al controllo ma che faceva parte dell’operazione. La responsabilità in questo caso non sarebbe di Alenia/Leonardo ma dell’Aeronautica Militare (che però ha negato la presenza di più velivoli militari a bassa quota). Per fare chiarezza sulla “misteriosa” vicenda la deputata del PD Francesca Bonomo (che è di Barbania) e il senatore Dem Mauro Marino hanno annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione al ministero della Difesa affinché  «venga fatta chiarezza a proposito di una situazione che ha creato allarme soprattutto perché nessuno è riuscito a dare delle risposte». La Bonomo ha aggiunto che «se c’è stata un’esercitazione militare doveva essere segnalata».