Tutti i guai locali del M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-02-24

Dopo il caso Roma i problemi dei grillini nelle città: Ravenna, Rimini, Trieste, Napoli e così via

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Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera oggi riepiloga le divisioni interne del MoVimento 5 Stelle partendo dalla bufala del dossier su Virginia Raggi di cui ha parlato ieri Affaritaliani, che poi ha cancellato l’articolo. Scrive infatti il Corriere che la notizia potrebbe essere frutto di “fuoco amico”, ovvero dell’azione di un attivista con lo scopo di sabotare il voto. Ma Roma non è l’unico caso in cui il M5S ha qualche problema:

Come a Salerno, dove il candidato scelto con le primarie del Movimento il 7 febbraio, l’avvocato Oreste Agosto, è stato di fatto già sfiduciato da una parte dei candidabili in lista. Uno strappo condito da un’assemblea con pianti, urla e accuse reciproche. Un nodo, quello di Salerno, che ha visto scontrarsi direttamente in campo i parlamentari Mimmo Pisano, Angelo Tofalo e Silvia Giordano. Ora il M5S rischia di non correre. A Latina, invece, sembrava tutto fatto a fine dicembre con la candidatura di Bernardo Bassoli, nipote del primo sindaco del dopoguerra. E invece gli sfidanti si sono moltiplicati e adesso sono arrivati a quota quattro.
Bassoli, che ha ottenuto poco più di 70 preferenze, non ci sta e attende che venga riconosciuto come candidato ufficiale del Movimento. Ma a volte le situazioni trascendono la dialettica. A Ravenna a gennaio sono dovuti intervenire i carabinieri in un’assemblea: la minoranza non era intenzionata a firmare la liberatoria per le immagini video, condizione necessaria per entrare in sala. Anche qui, come in molti altri capoluoghi, a pochi mesi dal voto, c’è uno sdoppiamento delle liste.

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L’articolo che parla di un dossier su Virginia Raggi, candidata alle comunarie M5S

E i problemi si contano in tutto lo Stivale:

Pochi chilometri più in là sulla costa, sempre sull’Adriatico, e la musica non cambia: anche a Rimini i Cinque Stelle si moltiplicano e si contendono la certificazione (necessaria per correre con il simbolo, ndr). In primo piano nella querelle (ma non è aspirante sindaco) c’è Sonia Toni, ex moglie di Beppe Grillo. Per una contesa in attesa, un’altra che si scioglie. Ieri sul blog è stato scelto il candidato per Trieste: sarà il consigliere uscente Paolo Menis, che ha battuto con 106 voti — dopo un braccio di ferro iniziato a settembre — Paola Sabrina Sabia, moglie dell’europarlamentare M5S Marco Zullo.
A Napoli, invece, situazione in stallo. Una trentina di attivisti sono stati espulsi con l’accusa di aver tentato di manipolare la scelta del candidato sindaco. Roberto Fico ieri ha smentito l’indiscrezione di una visita-lampo a Napoli di Gianroberto Casaleggio: «Nessun blitz, nessun incontro o contatto con ipotetici candidati».

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