Tea Falco e il branco di Twitter

L'intervista al Fatto dell'attrice di 1992

Tea Falco, ormai entrata nella storia dei sottotitoli per 1992, ha rilasciato un’intervista a Malcom Pagani del Fatto, dopo le note polemiche che hanno visto Domenico Naso litigare prima con sua madre e poi direttamente con lei. Nell’intervista la Falco si autoassolve per la recitazione in 1992 e se la prende con quei cattivoni di Twitter.



Sua madre l’ha difesa con rabbia da critiche e attacchi.
Se si è sentita di farlo, avrà avuto le sue ragioni.Liberi di insultare, liberi di rispondere. Mi pare equo. Per me, come per lei, questo mondo è nuovo.
Prima mi parlava dei suoi dubbi.
Leggendo la disputa sulla mia interpretazione, qualche dubbio mi è venuto. Ho cercato di guardarmi dall’esterno, mi sono chiesta: “Hai recitato bene?”.
E cosa si è risposta?
Che mi assolvo e le ragioni di tanto accanimento rimangono misteriose. Ha mai ascoltato Carmen di Stromae?



La canzone sul potere sinistro dei social network?
Nel video, girato dal regista de L’illusionista Sylvain Chomet, Stromae è insidiato dall’uccellino blu di Twitter che a poco a poco diventa gigantesco e ingloba fino a distruggere la vita del protagonista. Dei social network non penso niente di buono e nulla di diverso. Il branco è bestiale.Punta una predae poi inizia a martellarla.Il narcisismo si alimentacon i followers edi seguace in seguace, per il twittatore compulsivo perdere il senso della realtà è quasi fisiologico.
Nella canzone di Stromae, uomini e donne sedotti da Twitter non fanno una bella fine.
Muoiono come topi.Per i miei detrattori non mi auguro ovviamente nulla di simile, ma in molti degli attacchi ricevuti ho visto malafede. Nel dissentire o nel criticare c’è modo e modo. Twitter non contempla le sfumature. Se sei aggressivo esisti, altrimenti rimani sullo sfondo.