La tassa di Beppe Grillo per il reddito di cittadinanza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-05

La proposta del MoVimento 5 Stelle per finanziare il reddito di cittadinanza emersa durante il dibattito su euro e fiscal compact organizzato dai grillini alla Camera

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Una supertassa su tutti i redditi superiori ai 75 mila euro all’anno, lordi. Che vedranno tassato il loro reddito non più al 43, ma al 50%. Un altro sette per cento in più di Irpef, l’imposta sul reddito della persone fisiche. Ne parla oggi Giampiero Timossi sul Giornale raccontando della proposta del MoVimento 5 Stelle per finanziare il reddito di cittadinanza emersa durante il dibattito su euro e fiscal compact organizzato dai grillini alla Camera.

Insomma, chi oggi già paga le tasse e guadagna circa 3.500 euro netti, vedrà ridursi di circa altri 300 euro al mese i soldi a disposizione. Qualcosa non deve aver funzionato nei calcoli del Movimento, perché la nuova mazzata proposta dal Grillo di governo riguarderà decisamente più italiani e più (potenziali) elettori. Basta leggere gli ultimi dati, resi disponibile dal ministero dell’Economia nel 2017.
Riguardano le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2015 e dicono che un italiano guadagna in media 20.690 euro,lordi, all’anno. Dicono pure, i dati ministeriali, che il 45% delle dichiarazioni stanno sotto i 15.000, mentre il 49% dichiara tra i 15.000 e 50.0000. Sopra i 50.000 sono le dichiarazioni del 6% dei contribuenti italiani, che già da soli si sobbarcano il 38% di gettito dell’imposta nazionale. E quindi comprendono chi ha un reddito superiore ai 75.000. Esiste, in verità, un’imposta sui redditi maggiori di 300.000, un contributo di solidarietà del 3%.

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A che servirà questa nuova tassa? A finanziare il reddito di cittadinanza, l’idea è questa, anche se non è ancora confermata, ma nel caos delle sparate grilline il copione alla fine è sempre lo stesso. Ed era tutto intuibile due giorni fa, al convegno organizzato dal Movimento a Montecitorio. Titolo «The Italian Public Debt in the Eurozone». C’erano tutti, Grillo con le cuffie per sentire la traduzione in simultanea dall’italiano all’inglese, Davide Casaleggio, Di Maio e Di Battista. C’eral’organizzatrice, Laura Castelli, che giurava: «Nessuna nuova tassa». Balle, al top.

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