Sono ore decisive in attesa del Consiglio dei ministri, convocato per le 15.30, che deciderà la stretta per contenere la quarta ondata di Covid in Italia. Dalla cabina di regia del governo preliminare al summit sono emerse diverse proposte. Alla riunione, presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, hanno preso parte i capi delegazione di maggioranza: Giancarlo Giorgetti (Lega), Stefano Patuanelli (M5s), Dario Franceschini (Pd), Maria Stella Gelmini (Fi), Roberto Speranza (Leu), Elena Bonetti (Iv), oltre al coordinatore del Cts Franco Locatelli e il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.
In attesa dell’ufficialità delle misure, quanto emerso fino ad ora è un’estensione del cosiddetto “Super Green pass”, valido 9 mesi (e non più 12) solo per chi sia vaccinato o guarito dal Covid, che dovrebbe entrare in vigore già dalla zona bianca, quindi in tutto il territorio, almeno fino al prossimo gennaio. I tamponi non saranno più considerati validi quindi per ottenere il certificato verde, che servirà però ad accedere alle attività anche in zona gialla o arancione, che non chiuderanno se non a chi non si è vaccinato o non è guarito dalla malattia. L’obiettivo – spiegano fonti governative – è tenere aperte il più possibile bar, ristoranti, teatri, piscine, palestre e stadi. Il Green Pass ottenibile con un tampone antigenico o molecolare consentirà – come nel modello tedesco – di accedere solo ai luoghi di lavoro e ai servizi essenziali come supermercati e farmacie, oltre che a treni e aerei.
Il 6 dicembre è la data per ora indicata per l’entrata in vigore della misura. Dopo il confronto con le regioni, l’orientamento dovrà essere confermato poi dal Consiglio dei ministri. Per quanto riguarda l’obbligo di mascherina all’aperto, scatterà in zona gialla e sarà valido per tutti, vaccinati e non. L’ultimo nodo da sciogliere è quello sull’obbligo vaccinale esteso a forze dell’ordine e personale scolastico, ma s quanto apprende Adnkronos la misura verrà approvata.
Infine, nonostante domani sia previsto il via libera dell’Ema sui vaccini anti-Covid per i bambini dai 5 ai 12 anni, in riunione si è deciso di non inserire l’obbligo vaccinale per questa categoria, né di prevedere per loro l’obbligo di green pass, come richiesto in particolare dalla Lega.