La pagina Facebook delle Caramelle in Piedi ci racconta con foto e video il clamoroso successo ottenuto a Bologna dalla manifestazione del Popolo della Famiglia a cui era presenta anche Mario Adinolfi.
“Adesso, sindaco Merola, che ci fai con il registro delle unioni civili pieno di coppie eterosessuali ora che sono riconosciuti solo i diritti delle coppie omosessuali?”. La domanda è del leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, a Bologna per sostenere il candidato sindaco del movimento Mirko De Carli, rivolgendosi al sindaco ricandidato Virginio Merola (Pd) e riferendosi alle unioni ora tutelate dalla Legge Cirinnà. Ai sostenitori del proprio movimento politico, nato dopo l’ultimo Family Day a Roma, Adinolfi ha detto che di fronte alle unioni civili tra persone dello stesso sesso “ci sarà la nostra obiezione di coscienza. La questurina Cirinnà – ha aggiunto – ci ha ricordato che ci sono conseguenze civili e penali, e noi pagheremo le conseguenze civili e penali per difendere le nostre idee e i nostri figli”. Piazza Galvani, proprio nel cuore di Bologna, è stata presidiata dalle forze dell’ordine per evitare eventuali contestazioni da parte di qualche centinaio di aderenti al collettivo ‘Social Log’, che hanno sfilato in via Indipendenza e si sono fermati in piazza Nettuno, dove hanno srotolato striscioni contro gli sfratti e contro le banche, stendendone uno molto grande con scritto ‘Casa, reddito, dignità’. Prima dell’arrivo di Adinolfi e durante il suo intervento, vicino alla piazza sono sfilati anche circa cinquecento ciclisti del movimento ‘Critical Mass’: hanno sventolato bandiere e fatto sibilare fischietti pedalando vicino alla manifestazione.