La storia della street parade contro il "proibizionismo" di Chiara Appendino

Categorie: Fact checking, Politica

La pagina Morettoni con l'Appendino ha organizzato una fantomatica street parade per rispondere al "proibizionismo" della Sindaca e combattere contro l'ordinanza anti-alcolici in piazza Santa Giulia. Ma qualcosa non torna...

A Torino in attesa del G7 di settembre si discute ancora dei fatti di Santa Giulia. A tenere banco è soprattutto l’ordinanza anti alcool che vieta il consumo di bevande alcoliche fuori dai dehors dopo le ore 20. Venerdì il Comitato Quartiere Vanchiglia ha organizzato un picnic contro la militarizzazione del quartiere. Ma se la sindaca vuole combattere la “malamovida” alcuni non meglio precisati giovani non ci stanno. Perché alcuni torinesi non ci stanno a farsi fermare da una semplice ordinanza.



«Più shottini e meno celerini»

Venerdì invece è il turno della manifestazione per chiedere alla sindaca Chiara Appendino di ritirare l’ordinanza. Si tratta di una street parade organizzata dalla pagina Facebook Morettoni con l’Appendino che produce meme e sfottò sulla la celere e la sindaca. Se il picnic organizzato dal Comitato di quartiere aveva l’obiettivo di superare le incomprensioni tra “giovani della movida” e residenti questa street parade sembra andare in direzione opposta.

In primo luogo perché si provocano apertamente le Forze dell’ordine sfidandole. In secondo luogo perché non viene incontro alle richieste dei residenti che chiedono di abbassare il tono (di voce). La descrizione dell’evento, che prevede di essere itinerante in giro per la città, riprende alcune dei concetti contenuti nel comunicato del centro sociale Asktatasuna pubblicato all’indomani dell’intervento dei celerini a Santa Giulia. Ad esempio la lotta di classe contro i cocktail a 7 euro. Più che un vero evento sembra una provocazione, ed infatti qualcuno chiede conto agli organizzatori di come possano parlare in rappresentanza di tutti “i giovani della città”. Altri invece chiedono se davvero ci saranno i carri con i sound system per poter fare una street parade “Rumorosa e Musicale” come da descrizione.

Un conto è cercare di mediare tra le istanze di chi vuole vivere la movida e di chi abita il quartiere, organizzando incontri e dibattiti senza arrivare allo scontro. Un’altra cosa è esacerbare gli animi dei residenti alzando il volume e rendendo ancora più impopolare la movida. L’ordinanza può e deve essere messa in discussione, ma la città non è solo di chi esce la sera per una birra. Chi ha davvero a cuore Vanchiglia dovrebbe pensare a tutti coloro che la vivono. Certo, è possibile che sia una grande trollata.