Perché non è vero che gli stranieri ci rubano il lavoro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-12

Il rapporto della Fondazione Moressa analizza i settori di occupazione degli stranieri e degli italiani e le loro qualifiche

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L’ultimo “Rapporto sull’economia dell’immigrazione”, a cura della Fondazione Leone Moressa, che sarà presentato il 18 ottobre a Roma, sfata un mito utilizzato spesso dalla propaganda di destra: dal 2008 al 2016 la presenza dei lavoratori stranieri si è fatta sempre più evidente, da 1,7 milioni si è passati a 2,4 milioni (+41%). Nello stesso periodo, il loro peso sul totale degli occupati è cresciuto dal 7,3% al 10,5%. Gli immigrati restano però occupati prevalentemente in lavori di media e bassa qualifica. Oltre un terzo degli stranieri (35,6%) esercita infatti professioni non qualificate, il 29,3% ricopre funzioni da operaio specializzato e solo il 6,7% è un professionista qualificato. Spiega oggi Vladimiro Polchi su Repubblica:

Quello che più salta agli occhi è la loro concentrazione in alcuni settori: in base agli ultimi dati della Moressa, il 74% dei collaboratori domestici è infatti straniero, così come il 56% delle badanti e il 51% dei venditori ambulanti. E ancora: il 39,8% dei pescatori, pastori e boscaioli è d’origine immigrata, così come il 30% dei manovali edili e braccianti agricoli. Gli stranieri restano invece esclusi dalle professioni più qualificate.

stranieri rubano lavoro
Prime dieci professioni con maggiore incidenza di italiani e stranieri (La Repubblica, 12 ottobre 2017)

È l’analisi per settori a spiegarci come funziona:

Nel commercio, oggi gli immigrati fanno i venditori ambulanti, mentre gli italiani gestiscono e pianificano le vendite, oppure occupano posizioni da commesso (dove superano abbondantemente il 90% del totale degli occupati). Nell’edilizia, i lavoratori stranieri sono 240mila, con un’incidenza del 17%, ma fanno professioni ben precise: sono il 30% degli operai edili e dei manovali, mentre sono loro quasi precluse professioni come ingegneri o architetti (dove gli italiani detengono il monopolio). E ancora: in agricoltura il 29% dei braccianti agricoli e il 39% dei pastori e pescatori è straniero. Gli agricoltori e gli operai specializzati sono invece nell’87% dei casi italiani.

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