Mentre proseguono le indagini per capire cosa abbia spinto Andrea Pignani a premere il grilletto contro due bambini e un anziano, emergono nuove ricostruzioni sulle dinamiche della strage di Ardea. La cittadina alle porte di Roma, domenica mattina, è stata il teatro di uno dei fatti di cronaca più violenti e irrazionali degli ultimi anni. A morire sotto i colpi di quella quella Beretta calibro 7.65 sono stati i fratellini David e Daniel Fusinato (rispettivamente di 5 e 10 anni) e Salvatore Ranieri, un 84enne che ha provato a fare scudo con il proprio corpo davanti all’immotivata ira omicidi del 34enne.
Difficile parlare di eroi quando ci si trova di fronte a fatti di cronaca nera così gravi. Ma dalle ricostruzioni effettuate finora emergono alcuni dettagli utili alla scansione temporale degli eventi. Andrea Pignani (per motivi ancora da accertare) ha colpito prima il piccolo David. Poi c’è stato l’intervento di Salvatore Ranieri che, udendo quel colpo di pistola mentre passava in quella zona in bicicletta, ha provato a frapporsi tra la pistola