Il mio vaccino è più bianco del tuo: la meravigliosa rissa tra Gianni Lannes e Stefano Montanari "pagato dalla NATO"

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-11-20

Polvere di nanoparticelle: il giornalista “investigativo” Gianni Lannes accusa Stefano Montanari di essere “pagato dalla NATO”. Il nanoscienziato no-vax non la prende bene e definisce “corte dei miracoli” gli organizzatori della manifestazione di domani davanti alla Corte Costituzionale contro la legge Lorenzin

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Domani è il 21 novembre, finalmente è il grande giorno dell’audizione della Corte Costituzionale sulla legge Lorenzin che ha reintrodotto l’obbligo delle vaccinazioni pediatriche per l’iscrizione a scuola. Ma se nel domani vengono riposte molte speranze oggi il popolo no-vax è con il fiato sospeso per la guerra civile che lo sta dilaniando dall’interno. Da una parte ci sono Antonietta Gatti e Stefano Montanari, la coppia di nanoscienziati che ha scoperto l’esistenza di “pezzi di metallo” nei vaccini. Dall’altra c’è Gianni Lannes, giornalista investigativo esperto di scie chimiche, terremoti, UFO, controllo mentale e – ovviamente – di vaccini.

Il movimento no-vax in pezzi per colpa del microscopio di Stefano Montanari

Già da qualche tempo Montanari è in rotta con una parte del variegato movimento “free-vax” colpevole di non aver concesso ai coniugi del microscopio il permesso ad effettuare una raccolta fondi durante la manifestazione del 21 novembre a Roma. Per questo motivo Montanari ha detto che non sarà presente alla manifestazione di domani. Ma non è detta l’ultima parola, perché sappiamo che nel nanomondo di Montanari nulla è definitivo. Sembra ieri infatti (era il 10 febbraio 2017) che Montanari annunciava di non voler più parlare di vaccini a causa di non meglio precisate minacce e pressioni che aveva ricevuto. Sappiamo poi come è andata finire: Montanari ha continuato a fare conferenze su e giù per l’Italia, la Gatti è stata addirittura intervistata da Report e Montanari è, oggi, uno dei più importanti punti di riferimento scientifico dei Genitori Preoccupati.
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Ma come in ogni film di supereroi c’è il momento in cui i difensori del bene e dei bambini combattono l’uno contro l’altro. È successo a Batman e Superman, è successo agli eroi Marvel di Civil War e sta succedendo a Gianni Lannes e a Stefano Montanari. A sferrare il primo fendente è stato proprio Lannes che ha pubblicato alcuni articoli contro “Maria Antonietta Gatti” (in realtà la Gatti si chiama solo Antonietta). In un pezzo rimosso dal sito Lannes accusa la Gatti di aver sfruttato il movimento “free-vax” per fare quattrini e racconta di averle inviato una email per chiederle “se per caso ha intascato da una Commissione parlamentare ben 200 mila euro per una ricerca scientifica; se l’ha mai realizzata e se ha consegnato l’esito del lavoro”.
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Lannes ne ha anche per Montanari, che accusa di aver percepito tramite la sua Nanodiagnostic, “fondi pubblici nell’ordine di alcuni milioni di euro”.  Il mistero si infittisce, anche perché in un nuovo articolo Lannes integra le informazioni con una “confidenza” ricevuta dal biologo Franco Trinca (altro noto esponente del movimento antivaccinista che ha scoperto il complotto del colore arancione) che rivela a Lannes quello che tutti sanno da settimane (e che Montanari stesso ha scritto su Facebook”: «qualcuno pretendeva di mettere un banchetto alla manifestazione del 21 novembre a Roma sui vaccini per raccogliere fondi pro Gatti&Montanari. Dopo il rifiuto degli organizzatori Montanari ha vomitato fango dai microfoni di una squallida trasmissione radiofonica condotta da un decerebrato».
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La situazione si complica quando Lannes rivela che “Gatti e Montanari hanno partecipato attivamente ad iniziative NATO, come attestano alcune loro pubblicazioni sponsorizzate dai criminali internazionali”. Ma tutto questo non era un problema quando Lannes e i coniugi Montanari andavano d’amore e d’accordo e partecipavano alle rispettive conferenze. Evidentemente la stima reciproca aveva consentito a Lannes di non “investigare” troppo sul passato dei due.

Montanari contro la “corte dei miracoli” antivaccinista

Ora che però Montanari “ha gettato fango” sui free-vax è giunto il momento di fargliela pagare. E questo è proprio il modus operandi di Lannes, che da qualche tempo è in rotta con Rosario Marcianò per questioni di prestigio all’interno dei ricercatori delle scie chimiche. Le voci di una scissione in nano-gruppi dei novax si rincorrono da qualche tempo, anche se a parole tutti sostengono i Montanari e al tempo stesso vogliono manifestare a Roma contro la legge Lorenzin senza di loro. La risposta della coppia non si è fatta attendere. Il 17 novembre, un giorno prima della pubblicazione del pezzo di Lannes, la Gatti scriveva su Facebook: «Visto che vengo attaccata anche da chi mi ha conosciuto e mai, negli anni ha detto una parola contro di me e la mia ricerca, ci devono essere interessi molto alti in ballo. E parlo di soldi». La ricercatrice però non fa chiarezza sulle accuse e preferisce poi parlare delle molestie sessuali subite nel corso della sua carriera universitaria.
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Stefano Montanari invece si rivolge direttamente a Lannes e a tutti coloro che gli chiedono se domani sarà a Roma. La risposta è che non ci sarà perché “in quella manifestazione non si raccoglieranno fondi per il microscopio e, allora, a me semplicemente non interessa”. Poco importa che quella manifestazione, come tante altre di questi mesi, è per difendere i bambini: se non ci sono i soldi per Montanari allora non serve a nulla. Ma Montanari non si ferma qui e definisce gli organizzatori “corte dei miracoli” facendo sapere che assieme a Lannes ci sono anche “David Gramiccioli e tale Franco Trinca che vorrei cancellare dalla memoria”.
 

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