Il pugno a Stefano Montanari e la versione di Casapound

La denuncia mediatica dell'aggressione da parte di Montanari e Gatti e la versione di chi era lì non combaciano per niente. Strano!

Ieri abbiamo raccontato dell’aggressione denunciata da Stefano Montanari a Roma: il farmacista e sua moglie, invitati nella sede romana dei fascisti del terzo millennio in via Napoleone III per una conferenza sui vaccini organizzata da Francesca Romana Cristicini, hanno dichiarato che: «Questa persona, un affiliato di Casapound di cui conosciamo nome e cognome, come i testimoni ci hanno confermato, si è avvicinato al gruppo di persone che stavano parlando con il dott. Montanari e, senza profferire parola, a tradimento, a sangue freddo, gli ha sferrato un pugno alla tempia, pugno dato con una tecnica adatta a limitare la tumefazione post colpo».



Il pugno a Stefano Montanari e la versione di Casapound

Sempre su Facebook la Gatti aveva scritto: “l’agguato era stato elaborato a tavolino e l’invito a tenere una conferenza era probabilmente solo una scusa. Sembra che a Casapound della salute della gente e dei loro figli pare proprio non importare niente. Quelli o almeno uno di loro, non volevano sapere di risultati scientifici: importava solo attirare il dott. Montanari in una trappolaPerché, allora, non ucciderlo? Informazioni raccolte sull’energumeno lo identificano come un inviato di guerra in Siria. Forse, nel caso specifico, l’ordine che ha ricevuto imponeva solo di menare il dott. Montanari? Un avvertimento?”.



Nel frattempo, mentre Casapound non ha rilasciato comunicati ufficiali sulla vicenda, l’organizzatrice dell’incontro ha scritto su Facebook la sua versione dei fatti, che è radicalmente diversa da quella raccontata da Montanari e Gatti:

La filosofia di Casapound è quella di fare conferenze con un contraddittorio che però, nonostante i miei sforzi ed un herpes sul labbro superiore causatomi dallo stress per la suddetta conferenza, io non sono riuscita a trovare.



Quindi, con un’ eccezione straordinaria alla regola, Casapound mi ha dato tutta la sua disponibilità per fare ugualmente l’evento invece di farlo saltare.
il dottor Montanari quindi era preparato inizialmente al fatto che ci sarebbe stato un contraddittorio, cosa che ad oggi non riesco ad immaginare gestibile visto che solo qualche domanda della dottoressa che presentava la conferenza è riuscita a mandare fuori di testa il dottore, figuriamoci se al posto della signora ci fosse stata la nemesi di Montanari.

La dottoressa, lo schiaffo e il pugno

Cristicini, militante di Casapound, racconta che Montanari a un certo punto ha tolto il microfono alla dottoressa che doveva introdurre la sua conferenza, purtroppo rimasta finora senza nome, e successivamente è andato via “infuriato per qualche domanda della dottoressa”; qui però il racconto comincia ad essere impreciso: Montanari, in rotta, prende le scale per lasciare l’edificio e qui viene raggiunto dal tizio che gli avrebbe dato un pugno, secondo la sua versione. Che non è quella degli altri che erano lì: “La prima quella dei dottori che sostengono che la persona sia di CP e la versione di CP ed altri che sostengono che non fosse una persona interna ma un uomo, che avrebbe avuto con lui un diverbio mentre scendevano le scale e che si sarebbe poi allontanato in strada dopo lo schiaffo”.

Le versioni sull’accaduto sono quindi due ed in contrasto. Non si sa se Montanari e Gatti abbiano sporto denuncia per il colpo ricevuto.

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