Staino e i mille euro a disegno da Renzi

Il Fatto recupera un aneddoto sul disegnatore di Bobo per "spiegare" la sua vicinanza al segretario

Con molta cattiveria, il Fatto di oggi recupera un aneddoto raccontato da Sergio Staino per “spiegare” la vicinanza di quest’ultimo al segretario PD e presidente del Consiglio. Tutto parte dal rapporto consolidato con Gianni Cuperlo dell’autore di Bobo che però comincia a mostrare qualche crepa quando Staino si avvicina a Renzi:



Tutto bene “fino al giorno in cui è venuto fuori sulla scena Renzi”. Col segretario c’è un’amicizia, ma non così forte come quella con Cuperlo. È cominciata così: Renzi da presidente della Provincia di Firenze contatta il disegnatore. “Mi devi disegnare un po’di tavole per il giornalino degli studenti dei licei. Mille euro a tavola ti vanno bene? ”, gli disse. “Mai nessuno mi aveva mai dato tanto”, racconta l’autore. Era l’inizio della scalata al potere fiorentino. Stravinse e lì cominciò “un attacco violentissimo”, che continua tuttora. “È stato eletto democraticamente segretario del nostro partito. Lo si voglia o no, quello è il nostro segretario”. E invece “è successa un ’offensiva di una stupidità globale mirata ad acquisire le
poltrone”


È lì che la crepa comincia ad allargarsi, quando Cuperlo molla la presidenza del Pd in dissenso con Renzi, dice Staino:



“Sono stato felicissimo che lui l’abbia accettata, ma sono stato tristissimo quando l’ha lasciata dopo una settimana”. Poi Renzi propone Cuperlo come nuovo direttore de l’U n i tà . Staino fa da mediatore. “Per me è il meglio del meglio del meglio –dice in toscano –. La trattativa è andata avantiper duemesi eun giorno ho twittato a Matteo: ‘Se tu volevi farmi litigare con Cuperloci seiriuscito’”. L’ex presidente rifiuta la nomina: “Non ha accettato perché non si fida”. Ed ecco il secondo motivo. “Siamo adesso come due fratelli divisi”.

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