Ieri Matteo Salvini ha attaccato il ministro della Salute Speranza dopo l’approvazione del decreto che prevede che per tutto il mese di aprile non ci saranno zone gialle: “Noi ci appelliamo alla scienza, noi ci fidiamo dei medici italiani. Se i dati scientifici classificheranno una Regione come ancora a rischio, cioè rossa, si manterranno le chiusure. Se invece i dati scientifici classificheranno una regione come più sicura, cioè gialla o bianca, si comincerà a riaprire. Semplice. Non si possono rinchiudere fino a maggio 60 milioni di persone, e migliaia di attività economiche, sportive o culturali, per scelta politica, non medica o scientifica, del ministro Speranza”.
Il leader della Lega ha provato a rassicurare: “La nostra lealtà al presidente Draghi ci impone di lavorare insieme per risolvere i problemi, ma anche di avere il coraggio di sottolineare e correggere quello che non va. Dopo Pasqua, il ritorno alla vita e al lavoro nelle zone sicure sarà realtà”, ma la realtà è che saranno i dati a decidere le riaperture. E già la Lombardia ha annunciato la zona rossa anche dopo Pasqua, preludio di quello che succederà nel resto d’Italia. Oggi il Corriere racconta quello che è successo dietro le quinte, dove Salvini ha attaccato meno Speranza e ha dovuto invece ascoltarlo e desistere sulle riaperture:
Speranza ha messo sul tavolo la relazione dell’Iss sulla velocità della variante inglese, che è arrivata all’86,7% dei casi di Covid-19. E ha letto a Salvini il monito finale, in cui è scritto che per scongiurare l’impatto sui contagi e sugli ospedali è «essenziale mantenere le misure di mitigazione in tutto il Paese», anche perché la vaccinazione «non ha ancora raggiunto coperture sufficienti». E dunque bar e ristoranti chiusi, palestre e piscine off limits… «La variante inglese corre troppo, la zona gialla non ce la possiamo permettere», ha ammonito Speranza. Salvini non si è convinto, ha detto che bisogna allentare la stretta perché l’economia è al collasso e 60 milioni di italiani non ce la fanno più: «Non è possibile che tu veda sempreesolo rosso». Allora Speranza ha aumentato l’intensità della sua moral suasion: «Matteo la situazione è ancora seria. Io capisco che tu devi parlare alla tua base politica e lo rispetto, quando lo fai su un tema come il condono. Ma sulla saluteela vita delle persone non possiamo dividere il Paese»