Il sondaggio SWG su TAV, TAP e ILVA

TAV indispensabile per il 49%, contrario il 30%. Via libera al gasdotto pugliese dal 44%

Il Sole 24 Ore pubblica oggi i risultati di un sondaggio di SWG sulle grandi opere realizzato tra il 24 e il 26 luglio su un campione di mille soggetti maggiorenni residenti in Italia: la società di ricerche ha rilevato che l’Alta velocità TorinoLione è ritenuta indispensabile dal 49% degli intervistati e solo per il 30% andrebbe fermata (il 21% non sa rispondere).



Percentuali simili per il gasdotto pugliese (il 44% lo vuole e il 28% vi si oppone) e per l’Ilva di Taranto (41% di sì contro 31% di no). Fotografia che si ripete anche per il Mose di Venezia (49% di favorevoli contro 27% di contrari). Il sondaggio scandaglia poi l’opinione sulle grandi opere a seconda dei partiti di appartenenza.

Ed emerge che il 64% (15 punti più della media generale) dei leghisti considera la Tav un’opera indispensabile. Percentuale che si abbassa al 35% fra gli elettori del M5S e che raggiunge il 90% tra chi vota Forza Italia (il 63% nell’elettorato del Pd).



Il sondaggio SWG su TAV, TAP e ILVA (Il Sole 24 Ore, 11 agosto 2018)

Tra i Cinque stelle l’opera meno avversa è il Mose (con il 40% di favorevoli). Per il Tap e l’Ilva i sì pentastellati si attestano rispettivamente al 35 e al 34 per cento. La Lega invece si conferma il partito che nel governo rappresenta la fascia di popolazione dove più largo è il consenso nei confronti dell’ammodernamento infrastrutturale.

Infatti, anche nei casi di Mose, Tap e Ilva l’elettorato del Carroccio supera per favorevoli la media del campione generale. Per il Mose l’apprezzamento supera di 4 punti la media, per il Tap il Carroccio è 10 punti sopra la media generale dei favorevoli, per l’Ilva 7 punti in più. Sono però gli elettori del Pd, ma soprattutto di Forza Italia, quelli che esprimono il massimo consenso nei confronti delle grandi opere con punte dell’80-90% per Mose e Tav.



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