Sondaggi referendum, il no in crescita

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L'Istituto Piepoli: il no è in crescita nell'ultima settimana, ma la percentuale di indecisi è ancora molto elevata

La Stampa pubblica oggi i risultati di un sondaggio dell’istituto Piepoli sul referendum sulle riforme: rispetto alle rilevazioni di Euromedia che davano in vantaggio il NO qui le parti sono invertite ma il numero di indecisi è ancora molto ampio e ciò che salta all’occhio è il guadagno di voti del fronte delle opposizioni rispetto al governo: cinque punti in più dal 9 al 16 maggio.  Significa che in sette giorni il 5% degli interpellati ha voltato le spalle alla riforma Boschi. Mentre, nello stesso periodo, il fronte del «no» è balzato dal 28 al 33%. In quest’ottica va letta anche la retromarcia di Renzi, che fa sapere di non avere più intenzione di personalizzare la consultazione. E che semmai sono le opposizioni a provarci, perché senza argomenti.

Referendum, il sondaggio dell’Istituto Piepoli (La Stampa, 18 maggio 2016)

In ogni caso la percentuale di indecisi resta elevata (uno su quattro), nove interpellati su dieci (88%) si dicono propensi ad andare a votare. Il 62% non ha dubbi: risponde che «certamente» si recherà alle urne, mentre il 26% sostiene che «probabilmente» parteciperà alla consultazione. Al netto di un 3% senza opinione, solo uno su dieci (9%) sostiene di non volersi esprimere. «Significa che attorno a questo referendum c’è entusiasmo», aggiunge Piepoli. «Alla fine qualcuno cambierà idea e altri magari andranno al mare, ma l’affluenza supererà sicuramente il 60%».