Due nuovi sondaggi danno vincente uno scenario di Brexit, rafforzando la preoccupazione a Bruxelles e in ambienti economici, una settimana prima del referendum sul futuro del Regno Unito nell’Unione Europea. Lo si aspettava ed è arrivato come una doccia fredda per i sostenitori di una partecipazione nella Ue: pubblicati uno dopo l’altro, il sondaggio Ipsos-Mori e Survation hanno entrambi dato Brexit vincente, 53% contro 47% per il primo, 52% contro 48% per il secondo.
Un mese fa Ipsos-Mori aveva dato il verdetto ‘remain’ (restare), vincitore con il punteggio schiacciante 57% contro il 43%. “L’inversione di tendenza è sensazionale”, ha osservato Evening Standard, che ha pubblicato l’indagine. Il giornale, tuttavia, insiste sul fatto che “il 20% degli intervistati ha dichiarato che potrebbe ancora cambiare idea”. L’indagine Survation comprende anche indecisi il 13%. Ma la preoccupazione rimane, che si tratti delle sale di negoziazione della City di Londra o dei corridoi di Bruxelles, anche se il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha detto che l’Ue non sara’ “in pericolo se il Brexit vince”. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, da Helsinki ha affermato a sua volta che “e’ molto difficile per noi essere ottimisti oggi, conosciamo gli ultimi sondaggi”. La Scozia, tradizionalmente europeista, potrebbe costituire la risorsa nascosta del movimento contro la Brexit, in un certo modo l’ago della bilancia, e cosi’ in questi giorni molte forze si stanno concentrando su Edimburgo e dintorni per convincere chi abita a nord del Vallo di Adriano ad andare a votare contro l’ipotesi di uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Nella serata di oggi, proprio nella capitale scozzese, i quattro principali partiti britannici si ritroveranno a una manifestazione anti-Brexit. I conservatori, i laburisti, i liberaldemocratici e i politici dello Scottish National Party hanno organizzato un evento nel cuore di Edimburgo, proprio per sensibilizzare gli scozzesi all’importanza del voto. Tutti i recenti sondaggi hanno mostrato come il fronte del ‘no’ alla Brexit sia molto piu’ forte in Scozia, risultando in netta maggioranza, ma a sfavore degli europeisti c’è comunque il fatto che la popolazione scozzese e’ comunque di numero limitato, meno di cinque milioni e mezzo di abitanti su un totale di circa 64 milioni di britannici. La speranza pero’ e’ appunto che i voti scozzesi siano decisivi. Cosi’, a parlare oggi dal palco di Edimburgo, a una settimana esatta dal voto, saranno l’ex leader lib-dem nazionale, Nick Clegg, la leader laburista scozzese, Kezia Dugdale, un parlamentare dello Snp, Stephen Gethins, e un membro conservatore del parlamento scozzese, Jackson Carlaw. La ‘first minister’ scozzese e leader dello Snp, Nicola Sturgeon, ha preso ufficialmente posizione contro la Brexit.