Sergio Pirozzi indagato per omicidio colposo

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Il candidato alla Regione Lazio e sindaco di Amatrice ha ricevuto un avviso di garanzia per il crollo di un edificio nella cittadina. Si tratta di una palazzina dell'ATER che si trovava in piazza Sagnotti. Nel crollo morirono 19 persone

Sergio Pirozzi è indagato per omicidio colposo in relazione al crollo di un edificio di Amatrice. Il sindaco della cittadina e candidato presidente della Regione Lazio è sotto indagine per il crollo del palazzo che si trovava in Piazza Sagnotti al civico numero 1, distrutto dal sisma del 24 agosto 2016, nel quale perse la vita Maria Vittoria Ippoliti. Tra le accuse a Pirozzi, formulate dai pm di Rieti Gustavo Francia e Rocco Maruotti, anche le lesioni personali colpose.



Sergio Pirozzi indagato per omicidio colposo

Le due palazzine ex IACP sono collassate. Erano state costruite da enti pubblici: due erano le palazzine gemelle (ex Ater) costruite, intorno agli anni Settanta, dall’Istituto autonomo casa popolari di Rieti. L’altra palazzina era stata costruita con fondi statali con Gestione Ina Casa. Otto persone sono state iscritte nel registro degli indagati per il crollo: tra loro Ivo Carloni, geometra e fratello dell’ex vicesindaco di Amatrice.



Il Messaggero ha raccontato tempo fa che per quei crolli era stata presentata una denuncia dai familiari delle vittime assistiti dall’avvocato Wania Della Vigna: negli edifici vicini, costruiti da privati, non era successo nulla. Scrive oggi Repubblica che le palazzine erano state sgomberate nel 2009 dall’allora sindaco Carlo Fedeli a causa dei danni riportati per il terremoto dell’Aquila. “Lesioni al piano terra, stato fessurativo ai piani superiori, ampio spanciamento della zona seminterrata, dissesto alla struttura di fondazione”, si legge nell’avviso di chiusura delle indagini preliminari, “che ne pregiudicano l’agibilità”. I lavori di ripristino non sarebbero stati fatti seguendo le norme tecniche di costruzione in zone sismiche.

L’accusa a Pirozzi per il terremoto

Secondo l’accusa, Pirozzi, “In qualità di sindaco e responsabile della Protezione Civile, consentiva il rientro (nonché la permanenza fino al 24 agosto) nelle proprie abitazioni (circostanza a lui perfettamente nota avendo il comune di Amatrice rimborsato a varie strutture ricettive le spese di vitto e alloggio pari a 39.000 euro sostenute per l’ospitalità concessa fino al luglio 2009) degli abitanti evacuati dopo il sisma aquilano”.



Nel crollo delle palazzine di piazza Sagnotti persero la vita 19 persone. Di solito l’avviso di conclusione indagini da parte della procura prelude alla richiesta di un rinvio a giudizio. Un giudice, eventualmente, deciderà se le accuse nei confronti di Sergio Pirozzi e degli altri sette indagati dovranno essere discusse in un processo.

L’inchiesta su Sergio Pirozzi

Nell’inchiesta sul crollo della palazzina di piazza Sagnotti ad Amatrice, oltre il sindaco Sergio Pirozzi, risultano indagati anche il geometra Ivo Carloni, in qualità di progettista e di direttore dei lavori, quattro tra tecnici e dirigenti del Genio Civile di Rieti, Giovanni Conti, Valerio Lucarelli, Maurizio Scacchi e Maurizio Peron, il comandate della Polizia Municipale di Amatrice, Gianfranco Salvatore, e il responsabile dell’Ufficio tecnico dello stesso Comune, Virna Chiaretti. A tutti, nell’avviso di conclusione delle indagini notificatogli oggi, la Procura di Rieti contesta i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni personali colpose.

“In cooperazione colposa tra loro, nelle rispettive qualità e con le condotte commissive e omissive, non impedivano il crollo dell’edificio”, dice l’avviso di conclusione indagini notificato, tra gli altri, al candidato Pirozzi. Secondo i pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, la palazzina ex Ina casa, che in seguito al sisma de L’Aquila fu sgomberata dall’allora sindaco di Amatrice Carlo Fedeli, fu oggetto di un intervento di ristrutturazione sulla base di un progetto che conteneva “gravi errori”, un “indicatore di rischio inattendibile e non realistico” e un “errato coefficiente di vulnerabilità sismica addirittura superiore a 1”. “Come se l’edificio – scrivono gli inquirenti -, progettato e realizzato (ante 1950) con vecchie normative ormai superate, fosse addirittura adeguato rispetto alle norme tecniche del 2008”. Ma così non era, hanno evidenziato le indagini, in quanto la ristrutturazione si limitò a una “scucitura/smontaggio della muratura in pietra che risultava ‘spanciata’ dopo il sisma de L’Aquila” senza collegamenti, ad esempio collegando i solai con “barre d’acciaio”.

EDIT: “Alle ore 7:30 di questa mattina mi e’ stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari dagli Agenti della polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti. Risulto attualmente co-indagato in una vicenda, risalente al 2009, in merito alla quale evidenzio, sin d’ora, la mia totale estraneità rispetto ai fatti contestati e sulla quale sarà chiamato ad esprimersi il Tribunale di Rieti, nei confronti dei cui magistrati ripongo la massima fiducia”. Lo dichiara in una nota il sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione Lazio, Sergio Pirozzi. “Mi preme, al contempo osservare che tale atto mi e’ stato notificato casualmente a 22 giorni da una importante tornata elettorale che mi vede coinvolto in prima persona: le elezioni regionali del Lazio del prossimo 4 marzo – ha proseguito Pirozzi – Non posso esimermi dall’evidenziare, altresi’, che stesso trattamento non e’ stato riservato dalla medesima Procura di questa Repubblica ad altri candidati al consiglio regionale del Lazio, appartenenti ad altra coalizione, i quali, pur risultando indagati ormai da anni, sono ancora in attesa di una pronuncia da parte dell’Organo inquirente. Mi trovo, poi, costretto a constatare, con non poca amarezza, che la stessa Procura reatina, per voce del suo Procuratore Capo (Giuseppe Saieva, ndr), pur avendo da diversi mesi anticipato alla stampa nazionale le proprie intenzioni di avanzare una richiesta di archiviazione nel procedimento penale scaturito sul caso della scuola ‘Romolo Capranica’ di Amatrice, non ha avuto la medesima prontezza nel formalizzare le proprie determinazioni. Ad oggi, infatti, non risulta ancora essere stata avanzata tale istanza al locale Giudice per le indagini preliminari, nonostante sia stato depositato l’elaborato da parte del super perito Salvatori che ha escluso qualsivoglia responsabilita’ del sottoscritto. Giammai mi sono pronunciato riguardo a fatti di asserita rilevanza penale che hanno visto direttamente coinvolti gli altri miei competitor alla carica di governatore della regione Lazio ne’ intendo farlo ora, entrando nel merito di questa vicenda che ha del surreale. Al contempo – ha proseguito Pirozzi – mi addolora profondamente essere coinvolto in un procedimento scaturito a seguito della morte di tanti cari amici derivante da una ordinanza del Sindaco che mi aveva preceduto e della tempistica con cui la Procura ha inteso intervenire in questo caso. E non in altri”.