Il senso di Domenico De Masi per il lavorare gratis

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-07-06

Lavorare gratis lavorare tutti? Per il momento spetta agli altri, perché il sociologo De Masi si è fatto pagare dal gruppo M5S alla Camera la ricerca per il suo ultimo libro.

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Claudio Cominardi e Tiziana Ciprini sono i due deputati del MoVimento 5 Stelle che hanno “fortemente voluto” commissionare al sociologo Domenico De Masi lo studio “Lavoro 2025” per cercare di approfondire come si evolverà il mercato del lavoro nei prossimi dieci anni. I risultati della ricerca di De Masi sono stati presentati a gennaio durante un convegno alla Camera dei Deputati. Qualche mese dopo, a marzo, De Masi ha pubblicato il suo nuovo libro, dal titolo profetico e provocatorio: “Lavorare gratis, lavorare tutti – Perché il futuro è dei disoccupati“.

Il nuovo libro di De Masi 

Ma De Masi ovviamente non ha alcuna intenzione di lavorare gratis. Lo si evince dal compenso percepito dal gruppo M5S alla Camera per il suo lavoro di ricerca. Per quello studio, condotto da De Masi, Elisabetta Fabiani e Camilla Monda il sociologo più amato dai 5 Stelle ha percepito poco più di 52 mila euro. Come se non bastasse lo studio, finanziato con i soldi della Camera e quindi di tutti i cittadini italiani, è diventato un libro che è stato pubblicato a fine maggio. Il titolo è “Lavoro 2025 – Il futuro dell’occupazione (e della disoccupazione)” edizioni Marsilio, prezzo di vendita per l’edizione cartacea 18,90 euro (8,50 se preferite l’ebook).
domenico de masi m5s compenso lavorto 2025 - 1
Nella ricerca De Masi teorizza la riduzione dell’orario di lavoro, la scomparsa di alcune professioni e la realizzazione piena e compiuta del reddito di cittadinanza. Come già ha ribadito in numerose interviste, e come è scritto nel libro “Lavorare gratis, lavorare tutti” De Masi sostiene che «l’unica azione possibile, efficace e non violenta, è mettersi in concorrenza con gli occupati lavorando gratis». Nel frattempo però il brillante sociologo è riuscito nell’impresa di pubblicare due libri molto simili sullo stesso argomento. Ci si aspetterebbe che il secondo fosse messo in circolazione gratuitamente – visto che in fondo è già stato pagato dai cittadini – ma invece no. Evidentemente De Masi non vuole mettersi in concorrenza con gli occupati. Senza contare che la ricerca è diventata «un’importante base di studio per la costruzione del programma di governo, discusso in rete con gli iscritti del Movimento 5 Stelle tramite la piattaforma Rousseau».
domenico de masi compenso m5s 2015
Il compenso incassato da De Masi è illustrato nel dettaglio nel rendiconto di esercizio del gruppo dei deputati del MoVimento 5 Stelle. La ricerca è costata complessivamente 52.655 euro. Niente male. E viene anche il dubbio che parte del lavoro di ricerca, che si è svolto tra maggio e settembre 2016, possa aver contribuito alla stesura del libro sul lavorare gratis. Se così fosse sarebbe un modo geniale di combattere la disoccupazione.
 

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