Sandro Bondi verso Renzi?

La maggioranza da puntellare al Senato. L'opzione dei verdiniani. E la marcia di avvicinamento dell'ex cantore del premier

Chissà quante belle poesie potrà scrivere per il suo nuovo affetto (politico). Magari Sandro Bondi sta già scaldando le rime, magari la marcia di avvicinamento dei senatori ex verdiniani e ribelli di Forza Italia alla maggioranza di Matteo Renzi verrà stoppata sul più bello, ma non si interrompe un’emozione per così poco. E allora ecco, dalle colonne del Corriere della Sera, il racconto di come tanti senatori che stavano all’opposizione si stanno avvicinando al sostegno al premier:



Vincenzo D’Anna, che della pattuglia è uno degli uominichiave, lo dice senza troppi giri di parole. «A noi continua a interessare ogni soluzione che tenga lontano Renzi dalla minoranza pd, che protegga il premier dall’abbraccio con la sinistra», sussurra il senatore campano. E se questa soluzione passa attraverso l’emendamento sul Senato semielettivo, «allora ci muoveremo anche su questo». I contatti sono già stati avviati. Tanto per fare qualche esempio, tra i parlamentari «corteggiabili» c’è innanzitutto la coppia formata da Manuela Repetti e Sandro Bondi, che tramite la prima ha più volte fatto sapere di voler collaborare all’approvazione delle riforme. E poi c’è il terzetto di ex leghiste formato da Patrizia Bisinella, Emanuela Munerato e Raffaella Bellot, vicino al sindaco di Verona Flavio Tosi.

Quando Sandro Bondi, a causa di impegni politico-istituzionali, dovette dire addio alla rubrica di poesie su Vanity Fair

E c’è anche la strada, che per ora sembra difficile da percorrere, di sottrarre ulteriore terreno (leggasi, senatori) al gruppo dei fittiani:



Nonostante le voci di contatti con alcuni pezzi della maggioranza (su Fitto in persona è in corso un pressing del suo vecchio amico Fabrizio Cicchitto, oggi alfaniano), l’eurodeputato sembra chiudere a ogni dialogo. «Per noi la via maestra è l’abolizione del Senato. Oppure, in alternativa, c’è un Senato pienamente elettivo». Per l’ex governatore della Puglia, insomma, non ci sono possibili vie di mezzo. Però, tra i suoi, c’è chi — in prospettiva — non esclude nulla. Come la capogruppo a Palazzo Madama, Cinzia Bonfrisco: «Noi siamo pronti a ragionare su tutto se la maggioranza è pronta a discutere con noi sui temi che riguardano la vita delle persone. Esempi? L’accorpamento delle Regioni, l’elezione diretta del presidente della Repubblica a partire dal quinto scrutinio… Sono pronti a questo passo?».

Insomma, a breve avremo una nuova versione di A Silvio?



A Silvio
Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata.
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
Vita nova