Quando Salvini difendeva chi aiuta i bisognosi al di là della legge

Categorie: Fact checking, Politica

Uno status del 2015 conferma il grande cuore del Capitano. Soprattutto quando a finire nei guai è un collega di partito

Nei giorni scorsi ha suscitato molto stupore un post di Matteo Salvini in cui il Capitano comunicava la sua giusta indignazione nei confronti di chi commette irregolarità nell’uso dei fondi pubblici. Il pensiero, grazie alla geniale uscita del social media manager di Matteo, è ovviamente subito andato ai 49 milioni di euro in fondi pubblici che la Lega dovrebbe restituire perché i suoi amministratori hanno commesso irregolarità nel loro uso.



Salvini se la prende con chi usa scorrettamente i fondi pubblici

Quando Salvini difendeva chi aiuta i bisognosi al di là della legge

E subito si è pensato che questo Capitano ha proprio una bella faccia tosta. Ma non è così e sarebbe ingiusto pensarlo. Infatti Salvini ha cambiato idea anche su altro. Per rendersene conto basta confrontare questo status del 2015 con quanto sostiene oggi:

Quando Salvini difendeva chi aiutava i bisognosi al di là della legge

All’epoca Salvini parlava di Massimo Garavaglia, accusato di aver aiutato bisognosi (l’associazione di volontariato del suo territorio che trasporta malati e dializzati) a vincere un appalto, senza riuscirci e nel frattempo diventato viceministro all’Economia senza deleghe, una figura politica innovativa che nel governo gialloverde condivide con la grillina Laura Castelli. Ebbene, se all’epoca Salvini pensava che aiutare i bisognosi violando la legge fosse buona cosa e oggi, con il sindaco di Riace Mimmo Lucano, pensa il contrario, è soltanto perché ha cambiato idea. Cambiare idea non è mica reato. Come dite? La differenza tra i due casi sta anche nelle figure di avversario politico (Lucano) e di amico (Garavaglia)? Ma questi sono dettagli…



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