Il Garante: così Salvini e Di Maio occupano i programmi RAI

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-24

Tutto l’enorme tempo televisivo dedicato al governo da TG e programmi RAI – 9 ore e 17 minuti – è in gran parte finito a Di Maio e Salvini.

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Il Garante per le Comunicazioni (l’AgCom) contesta alla tv di Stato lo spazio eccessivo che i telegiornali e i programmi riservano a Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il Garante critica anche i format della Rai, cioè il modo in cui la televisione pubblica organizza il rito dell’intervista intorno alle due nuove star politiche, Di Maio e Salvini.

La Repubblica racconta che il garante ha spedito alla RAI il secondo richiamo al rispetto del pluralismo dopo quello del 21 dicembre 2018: in un mese, il premier Conte ha parlato dagli schermi della Rai per 3 ore 17 minuti e 5 secondi. Tutti gli altri esponenti del governo arrivano invece a più di 9 ore e 17 minuti. E di questo enorme tempo televisivo – 9 ore e 17 minuti – la gran parte è finito a Di Maio e Salvini. Le cose, spiega oggi Repubblica, vanno perfino peggio nelle trasmissioni di approfondimento di RaiUno, RaiDue, RaiTre e Rai News.

Qui Conte è al 3,51 per cento; mentre il resto del mondo (cioè gli altri membri del governo) addirittura al 25,15 per cento. Il problema però non è solo nella dilatazione degli spazi. Il problema è anche come tu la organizzi, un’intervista. Il Garante suggerisce alla televisione pubblica di applicare la più antica regola del giornalismo invitando in studio il ministro e anche un esponente delle opposizioni (dal Pd a Fratelli d’Italia, da Forza Italia a Liberi e Uguali).

Invece i vicepremier Salvini e Di Maio possono prodursi nel più classico del one man show. Scrive il Garante che i vice premier – «di norma» – vengono ospitati «alla presenza del solo giornalista e dunque senza un effettivo contraddittorio». L’assenza di contraddittorio e la sovraesposizione di Salvini e Di Maio allarmano il Garante ora che siamo «in vista della campagna elettorale» per le elezioni europee di primavera. Allarma anche il fatto che la Rai si sia trasformata di Tele-Salvini e Tele-Di Maio pur essendo «la concessionaria del servizio pubblico tv».

Anche il Garante nota la mancanza di contraddittorio dovuta alla troppa presenza di reggimicrofono e alla scarsa presenza di giornalisti in tv. Cambierà qualcosa o sarà come sempre succede a ogni cambio di maggioranza in RAI?

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