Le fregnacce di Salvini per fare sciacallaggio sul Coronavirus in Italia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-31

Matteo Salvini sostiene che il governo non ha fatto nulla per impedire che il coronavirus arrivasse in Italia e cerca di capitalizzare la paura degli italiani per l’infezione lasciando intendere che chiudendo porti ed aeroporti si sarebbe risolto tutto. Ma non è così

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Matteo Salvini non ha perso tempo a dare la colpa al Governo per i primi due casi confermati di coronavirus 2019-nCoV in Italia. «E poi eravamo noi a essere “speculatori” e catastrofisti… Frontiere aperte, incapaci al governo», scrive su Facebook pochi minuti dopo che i giornali hanno dato la notizia. Purtroppo per Salvini si tratta di due “innocenti” turisti cinesi in viaggio in Italia e non dei pericolosi migranti contro i quali da giorni si scagliano i sovranisti e Luca Morisi.

Come Salvini specula sulla paura del coronavirus

Perché Salvini è fatto così: da un lato agita la paura per il coronavirus, contribuendo a diffondere la psicosi e lasciando intendere che arriverà per colpa dei migranti, magari quelli sbarcati a Taranto. Dall’altro invece si fionda su un caso che nulla ha a che vedere con gli allarmi che aveva lanciato nei giorni scorsi per dimostrare che il governo non ha fatto abbastanza per fermare l’arrivo del virus. Ma è molto probabile che il coronavirus sarebbe arrivato lo stesso prima o poi, complice non tanto l’impreparazione del governo ma il fatto che tra l’inizio dell’epidemia a Wuhan e la dichiarazione dello stato di emergenza in Cina sono trascorsi parecchi giorni.

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Sappiamo infatti che il coronavirus ha un periodo di incubazione di due settimane. E sappiamo che la coppia di turisti cinesi, provenienti proprio da Wuhan, è arrivata in Italia il 23 gennaio. Ma anche se i primi casi di infezione (qui una timeline della diffusione del contagio) erano stati registrati a fine dicembre e il primo decesso risale al 9 gennaio di quest’anno le autorità cinesi non hanno preso provvedimenti proprio fino al 23 gennaio quando hanno dichiarato lo stato di emergenza a Wuhan. Quindi è probabile che diverse persone siano arrivate in Italia dalla Cina quando ancora nessuno – forse nemmeno a Pechino – sospettava della gravità della situazione. 

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Fino a quella data quindi non c’era modo di sapere quanto grave fosse la situazione in Cina (e per la verità un problema è anche che non è chiaro nemmeno quanto grave lo sia oggi). Salvini però scrive che «i primi due casi di Coronavirus in Italia sarebbero sbarcati tranquilli a Malpensa il 23 gennaio e, senza alcun controllo, avrebbero girato per giorni mezza Italia, fino ad arrivare in un albergo nel pieno centro di Roma» dicendo che in questo modo il governo non ha tutelato la sicurezza degli italiani. Ma fino a quella data le autorità sanitarie del nostro paese non avevano alcuna ragione per sospettare della diffusione del virus. Tant’è che i due turisti cinesi hanno potuto partire senza problemi da Wuhan, perché la città non era ancora all’interno del cordone sanitario. Quando però il governo cinese ha messo in quarantena Wuhan uno dei primi provvedimenti del ministro della Salute è stato quello di fermare i voli da e per la Cina.

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Naturalmente però era troppo tardi per fermare o controllare le persone già arrivate in Italia anche perché all’epoca ben poco si sapeva del virus (ad esempio non si sapeva che un paziente asintomatico può essere contagioso). Salvini non dice nemmeno che l’Italia è uno dei pochi paesi ad aver preso un provvedimento così severo come il blocco dei voli in arrivo dalla Cina (gli aerei privati invece verranno dirottati sugli aeroporti di Milano e Fiumicino dove sono state approntate le strutture di controllo e contenimento). Altri stati dove ben prima che in Italia sono stati registrati casi di persone infette come Francia e Germania (i primi due paesi europei con il Coronavirus) oppure gli USA non hanno sospeso i voli commerciali. In Europa, esclusi i due casi di Roma, ci sono già 10 casi di coronavirus confermati e dal momento che sigillare le frontiere è impossibile quello che chiede Salvini non ha senso. Le autorità sanitarie italiane hanno adottato le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che non ha ancora dichiarato l’emergenza sanitaria globale.

Leggi anche: I due cinesi affetti da Coronavirus in Italia dal 23 gennaio (a Milano, Parma e Roma)

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