Casette piene di sporcizia, difetti idraulici, assenza di marciapiedi, cumuli di terra, tubi, scale e materiale di cantiere ancora presenti. Non è un regalo ma una beffa di Natale quella arrivata per molti terremotati che aspettavano una soluzione abitativa d’emergenza da oltre un anno. Dopo la denuncia di una situazione “desolante” delle casette a San Cassiano, da parte del sindaco di Sarnano, anche i primi cittadini di Visso e Caldarola (Macerata) offrono un medesimo quadro per le ultime Sae consegnate o in consegna, tanto che alcune famiglie si sono rifiutate di entrarci, nelle condizioni in cui sono, come è successo a Visso.
Il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, ha fatto sapere che le consegne dovrebbero completarsi per il 90% delle costruzioni entro gennaio-febbraio, mentre venivano consegnate le chiavi di 79 moduli abitativi tra Norcia e Preci in Umbria. Le casette del comune di Norcia, 419 consegnate fino ad oggi, saranno così ripartite: tre a Piediripa, una a Popoli, 12 a Savelli e 28 a Norcia capoluogo, Zona Industriale C. Ma la situazione dell’area Sae di San Cassiano, che verrà consegnata agli assegnatari mercoledì 27 dicembre, è “desolante”, ha detto il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli, che insieme all’assessore Luca Piergentili, ha fatto oggi un sopralluogo: “all’esterno – dice – vialetti ancora da sistemare, cumuli di terra, terrapieni da ultimare, reti da cantiere, asfaltatura rovinata, pezzi di catrame sulle aiuole ecc; all’interno, oltre alla sporcizia, parte del mobilio e dei complementi d’arredo previsti nel capitolato non montati o addirittura assenti”. “In teoria i lavori delle casette, arredi compresi, sarebbero stati ultimati lo scorso 22 dicembre, ma lascio a ognuno giudicare se sia possibile considerare terminati i lavori”, ha spiegato ieri Ceregioli, accompagnando la sua denuncia con delle foto pubblicate su Facebook.