Rottamazione-Bis delle cartelle, ecco la comunicazione

Categorie: Economia, FAQ

In arrivo un milione di lettere per il conto da pagare. Il calendario delle rate

L’Agenzia delle Entrate ha messo a punto cinque tipologie di comunicazioni per la rottamazione-bis delle cartelle esattoriali. Il Sole 24 Ore spiega che con la versione «AT – Accoglimento totale della richiesta», l’agente della riscossione comunica l’importo da pagare per i debiti “rottamabili” e allo stesso tempo evidenzia al contribuente che non ha nulla da versare per eventuali debiti non ammessi alla definizione agevolata. La seconda tipologia di lettera («AP – Accoglimento parziale della richiesta») è riservata ai contribuenti che hanno importi da pagare per debiti rottamabili, ma hanno anche debiti non ammessi alla definizione agevolata. Il terzo caso (identificabile con le lettere «AD») è indirizzato a chi non deve pagare nulla né per i debiti rottamabili, né per eventuali debiti non ammessi alla sanatoria. Le lettere denominate «AX» saranno inviate ai contribuenti che hanno debiti definibili con la rottamazione e non devono pagare nulla, mentre hanno un debito residuo da versare per importi rimasti fuori dalla sanatoria. La quinta tipologia di lettera (identificabile con la sigla «RI») riguarda le istanze rigettate in quanto i debiti indicati nella dichiarazione di adesione non sono ammessi e quindi l’importo deve essere pagato senza agevolazioni.



Rottamazione-bis, la comunicazione sulle cartelle (Il Sole 24 Ore, 17 giugno 2018)

Il quotidiano spiega anche che nel milione di lettere in arrivo saranno indicati tutti i dettagli su come e quando pagare. A cominciare dal calendario delle rate. Con una profonda differenza. Chi ha chiesto la definizione agevolata per i ruoli da gennaio a settembre 2017 potrà pagare in un massimo di cinque rate: la prima entro il 31 luglio e l’ultima entro il 28 febbraio 2019 (si veda il fac-simile in pagina). Mentre per i ruoli “datati” (quelli dal 2000 al 2016) l’arco temporale si accorcia notevolmente perché si potranno “spalmare” i pagamenti in un massimo di tre tranche (31 ottobre, 30 novembre e l’ultima sempre il 28 febbraio 2019). Nel complesso si riproporrà la polarizzazione territoriale che ha caratterizzato anche la prima sanatoria. Infatti, il 42,6% delle domande di adesione sono arrivate da tre regioni (il Lazio con il 18,6%, la Campania con il 12,5% e la Lombardia con l’11,5%).

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