L'eterna lotta tra i fan delle scie chimiche a Sanremo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-11-26

Il grande geometer scrive alla Polizia perché qualcuno lo ha trollato sull’Interwebs. A quanto pare la presenza del “Presidio” in quel di Sanremo è altamente lesiva della reputazione e del buon nome dei Marcianò Bros. Qualcuno corra subito ad abbracciarlo

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La guerra segreta all’ombra delle scie chimiche esce alla luce del sole. Rosario Marcianò il più grande esperto mondiale di complotti e altre cose inesistenti ha deciso di sferrare un nuovo attacco contro i fratelli Di Paoloantionio, già noti alle cronache del LOL per essere i fondatori del Presidio contro le Scie Chimiche di Pordenone. I due fratelli si erano già resi responsabili in passato di un live-trolling durante la grandiosa manifestazione bolognese contro le scie chimiche. Manifestazione il cui valore e la cui utilità erano state pubblicamente disconosciute dal grande geometer sanremese perché organizzata da infiltrati, falsi attivisti e incompetenti.

La locandina del corso di Sanremo
La locandina del corso di Sanremo

Il corso per riconoscere le scie chimiche

A Marcianò proprio non va giù che i due abbiano intenzione di andare proprio a Sanremo a organizzare il corso di riconoscimento delle scie chimiche. Al punto di prendere carta e penna per scrivere alla Polizia Municipale per prendere le distanze dall’iniziativa. Grazie alle spie di NextQuotidiano siamo riusciti ad avere una registrazione fatta con telecamera nascosta del momento in cui Marcianò si è presentato al Comando della Polizia di Sanremo:
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A quanto pare la presenza del “Presidio” in quel di Sanremo è altamente lesiva della reputazione e del buon nome dei Marcianò Bros.

Alla cortese attenzione del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Sanremo.
I sottoscritti, Rosario ed Antonio Marcianò, intendono precisare quanto segue in merito al “corso di riconoscimento di scie chimiche” (sic), organizzato dal sedicente Presidio di Pordenone “Stop scie chimiche” e previsto per il 29 c.m.
Gli scriventi, nonostante siano citati nella presentazione dell’evento, nulla hanno da spartire con il sopracitato “presidio”, non hanno organizzato alcunché né hanno offerto collaborazione o patrocinio agli esponenti di un “presidio”, gestito dai fratelli Di Paoloantonio, di cui non condividono né istanze né modi, essendo, tra le altre cose, una struttura priva di qualsiasi credenziale scientifica e nota, nel settore della ricerca indipendente, quale realtà gestita dalla disinformazione. Tale iniziativa si identifica come volta a screditare sia i sottoscritti sia il tema della geoingegneria clandestina.
Si diffida quindi dall’accostare il nome ed operato degli scriventi al “presidio” de quo, con riserva di agire a tutela della propria reputazione nelle sedi opportune.
Distinti saluti.
Rosario Marcianò e Antonio Marcianò

Due giorni fa Marcianò, venuto a conoscenza dai giornali dell’evento organizzato nella sua città in programma per sabato prossimo aveva denunciato le macchinazioni dei “due doppiogiochisti di Pordenone, finanziati dallo Stato” il cui unico scopo non è quello di insegnare come riconoscere una scia chimica ma gettare scompiglio e screditare i fratelli Marcianò.
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Rosario Marcianò non ha capito nulla come al solito

Incredibilmente tutto sta andando come avevamo previsto su Next qualche tempo fa, dando la notizia del corso organizzato dal Presidio di Sanremo; all’epoca avevamo scritto che Marcianò non si sarebbe presentato per timore di incontrare i due fratelli friulani. Ci sono però alcune cose che Marcianò in tutta la sua incredibile onniscienza dimentica di notare. La prima è che i due fratelli di Pordenone hanno da tempo smesso di credere nelle scie chimiche. La loro pagina infatti ora si chiama Presidio Stop Manipolazione Climatica e i due spiegano che la colpa dei mutamenti climatici è sì dell’uomo (segnatamente dei politici corrotti e dei governanti senza scrupoli) ma il mezzo tramite il quale viene ottenuta non sono le scie chimiche bensì l’elettromagnetismo.
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La seconda è che tutta la faccenda di Sanremo, il Presidio e l’evento sono in realtà un’operazione di trolling che si vede lontano un miglio (proprio come una scia chimica!1). I due di Pordenone non c’entrano nulla. Ma di questo giusto Rosario Marcianò poteva non rendersene conto, in fondo per riconoscere quando ti stanno trollando non servono né termometri ad infrarossi né telemetri laser. Ed è per questo che Marcianò ci è cascato in pieno: è sprovvisto dei mezzi necessari per riconoscere quando lo stanno prendendo per il culo. La cosa davvero divertente è che Marcianò è uscito dalla sua tana su Internet per andare a minacciare i troll con la sua bella denunzia scritta:
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Ed alcuni amici di Rosario sono andati a difenderlo, perché Sanremo è roba sua e nessuno la può toccare o irrorare.
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Foto copertina via Facebook.com

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