La pessima figura di Rosa D'Amato (M5S) sulla Xylella

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-01-21

L’eurodeputata del Movimento 5 Stelle aveva inventato di sana pianta una frase attribuita ad Alexander Purcell e finita addirittura nell’ordinanza dei PM di Lecce

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Ieri Italia Unita per la Scienza ha pubblicato  un’intervista al professor Alexander Purcell, considerato uno dei massimi esperti di Xylella Fastidiosa, il batterio individuato in Puglia come causa della diffusione della malattia che affligge gli uliveti pugliesi nota come Complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO). Se il nome di Purcell non vi è nuovo è anche perché una frase attribuita allo studioso americano è finita all’interno della discussa ordinanza emanata dai PM della Procura di Lecce (e convalidata dal GIP) nella quale veniva messa in discussione l’utilità del Piano Silletti al fine di fermare l’avanzamento dell’epidemia. Nella stessa ordinanza i magistrati accusavano apertamente i ricercatori dell’Università di Bari, dell’Istituto agronomico del Mediterraneo (Iam) di Valenzano e il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura Basile Caramia,  di essere i principali responsabili dell’introduzione del batterio della Xylella Fastidiosa in Italia.

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La frase attribuita a Purcell riportata sul sito della D’Amato che poi è finita nell’ordinanza dei PM di Lecce

La frase di Alexander Purcell nell’ordinanza dei PM di Lecce

In che modo entra in gioco Purcell nella faccenda dell’epidemia di Xylella? Secondo i PM di Lecce Purcell avrebbe pronunciato una frase che avalla la loro tesi: ovvero che gli abbattimenti non servono a nulla. Durante un workshop dell’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) Purcell avrebbe dichiarato «Non fate il nostro stesso errore: contro la Xylella gli abbattimenti non servono a nulla. Occorre contenere il batterio e lavorare sul rafforzamento delle piante». Affermazione riportata dal sito videoandria e riferita dall’eurodeputata M5S Rosa D’Amato.

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Le pagine 40 e 41 dell’Ordinanza dei PM leccesi

Intervento del quale la D’Amato sul suo canale YouTube convenientemente posta solo gli ultimi minuti e non quelli nei quali parla di ri-ingegnerizzare le piante per renderle resistenti al batterio (forse perché è un tema sgradito all’elettorato). Il problema è che Purcell non ha mai detto – durante quel convegno – quella frase riguardo l’abbattimento delle piante. In una lettera pubblicata dal Foglio a giugno, nella quale deplorava l’atteggiamento dell’opinione pubblica nei confronti dei ricercatori pugliesi accusati di essere untori, Purcell spiegava che le strategie di contenimento possono variare, e che quello che non ha sortito “effetti degni di nota” in California, è stato essenziale in Brasile.

Le strategie di lotta che funzionano in una determinata regione o su di una specifica coltura possono non essere  altrettanto efficaci su altre colture, o sulla medesima coltura ma in condizioni pedoclimatiche differenti. Ad esempio, la tempestiva eliminazione delle viti colpite dalla malattia di Pierce non ha sortito effetti degni di nota in California, mentre la stessa operazione condotta Brasile sugli agrumi  è risultata essenziale per contenere gli attacchi di “clorosi variegata”, una malattia anch’essa indotta da X. fastidiosa. Inoltre, in tre differenti aree californiane vengono adottati tre diversi metodi di lotta contro la malattia di Pierce. Ciò a causa della presenza e attività di differenti insetti vettori e delle condizioni climatiche locali.

Purcell: «la citazione fatta dalla D’Amato è completamente falsa»

Nell’intervista rilasciata a Italia Unita per la Scienza è stato chiesto a Purcell se davvero abbia detto che la rimozione degli alberi è completamente inutile per combattere la diffusione della Xylella e – indovinate un po’ – Purcell conferma quello che già sapevamo dopo aver visto il video dell’intervento integrale di Purcell all’EFSA. Ecco cosa ha da dire Purcell in merito:

I magistrati italiani hanno bloccato il piano Silletti e avviato delle indagini contro gli scienziati italiani a Bari. Una delle ragioni che motivano le loro decisioni è nel riportare una sua dichiarazione, durante un congresso dell’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare con sede a Parma), che sarebbe “non fate il nostro stesso errore: contro la Xylella è completamente inutile rimuovere gli alberi”. La frase è detta qui, al minuto 1:30: https://www.youtube.com/watch?v=pYXvgkmxDsA
Ma è vera?
“Secondo la traduzione in inglese del video, hanno ripreso il commento attribuito a me da Rosa D’Amato, secondo il quale sarei contrario alla rimozione degli alberi. Ciò è falso. Vedi il mio commento più sotto.„
Viene anche riportata dall’europarlamentare Rosa D’Amato, qui. Può confermarci o negare questa dichiarazione? Ha anche ulteriori considerazioni da fare sulla decisione dei magistrati (bloccare il piano di contenimento e sequestrare gli alberi)?
”Posso leggere l’italiano con l’aiuto di Google. In questo caso sono abbastanza sicuro da poter affermare che la citazione fatta dalla D’Amato, sia quella attribuita a me che quella attribuita al Prof. Joao Lopes, è COMPLETAMENTE FALSA. Ho avuto conferma di ciò via email dal Prof. Lopes. Dopo il workshop a Bruxelles, ho discusso questo punto per circa un’ora con la D’Amato, così come riportato dalla sua assistente amministrativa. Non ho mai sostenuto di essere contrario alla rimozione degli alberi, al contrario l’ho appoggiata fortemente e ho anche indicato che essa da sola non avrebbe funzionato – bisogna applicare anche il controllo del vettore in una qualche fase (in effetti il controllo del vettore dovrebbe essere fatto immediatamente prima della rimozione degli alberi).
Più che la mia opinione o ricostruzione dei fatti, potete ascoltare voi stessi quello che ho detto al workshop sulla Xylella. Non ho affrontato la rimozione degli alberi nel mio discorso, il Professor Lopes l’ha menzionata. Ha sottolineato come questa sia una delle misure principali per il controllo della malattia da Xylella negli aranceti brasiliani. Un video del mio discorso e di quello del Professor Lopes sono disponibili su Internet qui:
http://livestream.com/un/events/4480617
L’intervento comincia nella parte centrale del video (il secondo dei tre) a due minuti (Purcell) e a 37 minuti (Lopes). Non ho nominato la rimozione delle piante come metodo di controllo. Come potete vedere, Lopes afferma che la rimozione delle piante è un importante fattore di controllo della CVC negli alberi giovani, e la potatura nei casi in cui i primi sintomi si presentassero in quelli più vecchi. La potatura non è stata invece efficace per il morbo di Pierce, causato da Xylella nella vite, e potrebbe non funzionare nel CoDiRO degli ulivi.„

 
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Rosa D’Amato: portavoce ma non troppo

In definitiva l’eurodeputata-portavoce del MoVimento 5 Stelle Rosa D’Amato non solo ha inventato la frase attribuita a Purcell ma anche quella attribuita al Prof. Joao Lopes. Non male per una portavoce no? Di fronte a cotante evidenze e categoriche smentite ci si aspetterebbe che la D’Amato presentasse le proprie scuse, o quanto meno se ne stesse in silenzio. Ma ovviamente una portavoce è animata da un fuoco sacro che le consente di negare anche l’evidenza. Chiamata in causa in un post su Facebook dove le viene contestato di aver messo in bocca a Purcell parole che non ha pronunciato la D’Amato ha continuato a sostenere di aver sentito Purcell pronunciare quelle parole. Quando le si chiedono le prove la D’Amato invece che rettificare continua a insistere con le citazioni di Purcell, stavolta una in cui il professore avrebbe detto che la prevenzione è l’unica misura efficace contro la Xylella. Parlare di prevenzione ora, nel 2016, in relazione a quanto sta accadendo in Puglia denota un certo scollamento spazio-temporale da parte della D’Amato rispetto agli eventi degli ultimi anni. Si può fare prevenzione prima che scoppi un’epidemia. Ma nelle aree dove l’epidemia si è diffusa che senso ha fare prevenzione? Solo la D’Amato lo sa, perché lei sa cosa ha sentito, lei c’era.
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La D’Amato ha pure letto il testo dell’ordinanza (anche noi cara portavoce) e sostiene che non si fa menzione del video di Videoandria. A costo di essere ripetitivi riportiamo il passaggio dove è citato quel pezzo

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Le pagine 40 e 41 dell’Ordinanza dei PM leccesi

E per praticità riportiamo anche quanto scritto in quel pezzo, il cui link è citato nell’ordinanza che Rosa D’Amato ha letto e il cui titolo “USA e Brasile confermano che abbattere gli ulivi non serve, ma l’UE fa orecchie da mercante sulla pelle della Puglia” è incredibilmente simile al post pubblicato sul sito della D’Amato.
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Boom, headshot

In vena di fare velate minacce la D’Amato chiede  se Eleonora Forenza (eurodeputata per L’altra Europa con Tsipras) con la quale ha fatto una tavola rotonda a Bruxelles è al corrente delle posizioni del commentatore. A quanto pare nel M5S e in altri partiti ci sono persone che non la pensano come la D’Amato. Tragedia? Ma no, dice lei – distorcendo ancora una volta il senso delle frasi altrui – Di Lieto sta solo parlando di “monitoraggio”. Eppure nel pezzo citato in un commento Di Lieto (consigliere M5S ad Albenga) chiede l’emissione di un’ordinanza per la rimozione delle piante.
 
 

Lu sole, lu mare e lu complotto

Volete continuare a ridere? Allora leggetevi la reazione ad un altro pezzo di IXUS di Fernando Blasi aka Nandu Popu, il ricercatore del gruppo di quel gruppo di scienziade che sono i Sud Sound System che qualche tempo fa assieme a Sabina Guzzanti aveva denunziato ogni sorta di complotto in merito all’epidemia di Xylella. Quelli di Italia Unita per la Scienza sono pericolosi anonimi che scrivono cazzate. Peccato che Nandu non sia ancora riuscito a sintetizzare una cura per gli ulivi dal reggae.
 
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